La Settimana Politica

Berlusconi, rebus riassetto per un impero da 7 miliardi

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di Federico Bosco

La scomparsa di Silvio Berlusconi innescherà un riassetto su larga scala del suo impero economico con modalità, esiti e conseguenze al momento solo in parte prevedibili.

Il patrimonio del leader di Forza Italia ha un valore di circa 2,4 miliardi di euro per quel che riguarda le società quotate, a cui però va aggiunta la parte immobiliare, la liquidità, e i titoli. Il tutto controllato da Fininvest, la holding che detiene il reparto azionario della famiglia che nel 2021 ha registrato un patrimonio netto di 5 miliardi di euro.

La risorsa più importante è Mediaset, oggi Media For Europe (Mfe), ma oltre ai media televisivi le attività della famiglia Berlusconi vanno dalla Mondadori alla società calcistica del Monza, passando per un vasto patrimonio immobiliare e il 30 per cento di Banca Mediolanum. Il nodo della successione è nel come il Cavaliere ha scelto di distribuire la sua quota del 61 per cento di Fininvest, di cui in parte ha potuto disporre liberamente.

Per il resto, le uniche certezze sono che la figlia primogenita Marina svolgerà un ruolo di primo piano e che l’impero deve essere separato in cinque assi ereditari: ci sarà una divisione amichevole tra i cinque figli della prima e seconda moglie di Berlusconi o una lotta per la successione?

I figli del primo matrimonio di Berlusconi con Carla Dall’Oglio (non presente al funerale) sono Marina (nata nell’agosto 1966) e Pier Silvio (aprile 1969). Entrambi sono stati direttamente coinvolti nella gestione delle società di Berlusconi fin da quando il padre entrò in politica nel 1994. Marina, che presiede Fininvest, si dedica principalmente a Mondadori mentre Pier Silvio è responsabile del gruppo Mfe.

I figli del secondo matrimonio con Veronica Lario sono Barbara (luglio 1984), Eleonora (maggio 1986) e Luigi (settembre 1988). I figli della seconda moglie di Berlusconi non hanno avuto ruoli dirigenziali di così alto profilo nella gestione delle imprese paterne. Sulla scia della competenza professionale nella finanza e gestione patrimoniale sviluppata con le sue attività imprenditoriali, Luigi ha assunto l’incarico di rappresentare la sua parte della famiglia in Fininvest, di cui è membro del consiglio d’amministrazione.

Persone vicine alla famiglia hanno descritto Silvio Berlusconi come il collante che teneva uniti i suoi cinque figli così diversi tra loro per età, esperienze, attitudini e ambizioni. La grande domanda è se l’unità familiare sarà mantenuta dopo la sua dipartita, o se scoppierà una guerra degna delle corti reali delle serie televisive. Ma chi già si immagina gli eredi di Berlusconi spaesati e spaccati tra figli di primo e secondo letto potrebbe sbagliare di grosso.

Lassetto azionario di Fininvest

L’ex premier possedeva il 61,21 per cento del capitale di Fininvest. I primi figli Marina e Piersilvio detengono il 7,6 per cento ciascuno e gli altri tre (Barbara, Luigi ed Eleonora) una quota complessiva del 21,4 per cento. Cruciale sarà dunque la suddivisione della partecipazione del fondatore, che secondo la legge ha potuto disporre a suo piacimento di un terzo della propria eredità. L’assemblea che approverà bilancio e nomine è in programma per il 29 giugno, nel frattempo, Fininvest ha assicurato che tutte le attività “proseguiranno in una linea di assoluta continuità sotto ogni aspetto”.

Mfe-Mediaset

Fininvest possiede il 48 per cento del capitale sociale di Mfe. Pier Silvio Berlusconi ha ribadito l’impegno per costruire un gruppo più forte, ma in uno scenario europeo in cui il settore vede diverse società in competizione tra loro per arrivare a un consolidamento Mfe-Mediaset rappresenta sia un predatore sia una preda. Anche in questo caso molto dipenderà dalle scelte del Cavaliere sulla sua quota in Fininvest.

Mondadori resta di Marina

Più disteso il dossier Mondadori, controllata da Fininvest con il 53,3 per cento delle quote. Marina Berlusconi è la presidente e secondo gli esperti riceverà una quota maggioritaria, restando ancora più saldamente al comando del gruppo editoriale di Segrate.

LAssociazione Calcistica Monza

Per quanto riguarda la società calcistica del Monza, la morte di Silvio Berlusconi potrebbe favorire l’ingresso in società di altri investitori o addirittura una cessione totale, anche se per ora si tratta solo di ipotesi. I figli del Cavaliere potrebbero essere interessati a lasciare che il proprio nome sia legato a una squadra con un nome e bacino d’utenza molto appetibile.

Immobili

Infine, un vasto patrimonio immobiliare in parte controllato da Fininvest e in parte da diverse società riconducibili a Berlusconi. Nonostante le numerose vendite e cessioni, rimane un patrimonio da far invidia anche ai più ricchi magnati del mondo. Il gioiello della corona è Villa Certosa, a Porto Rotondo. Sembra che Berlusconi avesse intenzione di venderla, ma il prezzo troppo alto (le stime superano i 260 milioni) ha reso difficile trovare acquirenti. Ora probabilmente quel valore è salito ancora, economico, e simbolico.