La Settimana Politica

Energia, nuovi aiuti per imprese e famiglie

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di Vanessa Ciccarelli

Con il via libera anche dal Senato il decreto bollette è legge. Si tratta di uno strumento economico, molto caro al governo Meloni, a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, ma anche in materia di salute e adempimenti fiscali. Il testo è stato approvato senza emendamenti o articoli aggiuntivi e votato con 99 favorevoli, 54 contrari e 2 astensioni.

Il decreto prevede interventi per oltre 4,8 miliardi, di cui circa 3,57 per fronteggiare il caro energia nel secondo semestre dell’anno, 1,085 come contributo statale sul payback per lo sforamento della spesa sanitaria che servirà all’acquisto dei dispositivi medici e 170 milioni per i maggiori costi previsti per il potenziamento dei pronto soccorso e dei servizi di emergenza anche utilizzando i cosiddetti “gettonisti”. Le misure di carattere fiscale per agevolare l’accesso alle misure di tregua fiscale comportano costi valutati in circa 15 milioni.

Il pacchetto energia prevede il bonus sociale per l’elettricità e il gas anche per il secondo semestre del 2023, riconosciuto ai nuclei economicamente svantaggiati e ai cittadini in gravi condizioni di salute.

Il settore del gas potrà continuare ad usufruire dell’Iva al 5% anziché del 10 o 22%. Lo sconto si estende anche al teleriscaldamento. Nel periodo aprile-maggio-giugno è prorogato l’azzeramento degli oneri di sistema.

Per i clienti domestici che non rientrano nel bonus sociale, a decorrere dal primo ottobre e fino al 31 dicembre 2023 è riconosciuto un contributo mensile, erogato in quota fissa e differenziato per zone climatiche, qualora il prezzo del gas superi specifiche soglie. Confermati anche per il secondo trimestre 2023, quindi fino al 30 giugno, i crediti d’imposta a favore delle imprese energivore, gasivore, non energivore e non gasivore. I tax credit sono utilizzabili in compensazione entro il 31 dicembre 2023 o, in alternativa, possono essere ceduti solo per intero dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti. Assegnati 2 milioni alle start up operanti nei settori dell’ambiente, delle energie rinnovabili e della sanità per le spese sostenute nella ricerca e sviluppo di soluzioni innovative per la sostenibilità ambientale e per ridurre i consumi di energia. Erogati 10 milioni di euro in più, da 25 a 35, al settore sportivo per fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia, in particolare alle piscine per attività sportiva di base.

Nel settore sanitario la norma più attesa dalle imprese riguarda il payback ma non solo. Un’altra novità è l’indennità per medici e infermieri con 100 milioni dal primo giugno al 31 dicembre 2023 e l’aumento della tariffa per le prestazioni aggiuntive di 70 milioni. Arrivano i medici “gettonisti”, che potranno essere impiegati nei servizi di emergenza-urgenza e negli altri reparti ma per un periodo non superiore ai 12 mesi. Secondo il ministro della salute, Orazio Schillaci, «si è trattato di un intervento per disciplinare il settore evitando abusi». Tra le modifiche approvate alla Camera, anche la possibilità di istituire negli ospedali e nelle strutture sanitarie postazioni fisse di polizia per contrastare episodi di violenza. Per le vittime dell’amianto è previsto un fondo di 20 milioni di euro.

Il dl bollette prevede anche la non punibilità per alcuni reati tributari. La misura che ha fatto discutere tra i banchi dell’aula è quella sull’omesso versamento di ritenute per importo superiore a 150mila euro, l’omesso versamento dell’Iva per un importo superiore a 250mila euro per annualità, l’indebita compensazione dei crediti superiore a 50mila euro. La non punibilità riguarda i casi in cui le violazioni sono correttamente definite e le somme dovute sono versate.

La vicepresidente grillina del Senato Mariolina Castellone attacca: il governo continua «a fare Robin Hood al contrario, soprattutto sull’introduzione dello scudo penale per gli omessi versamenti». La senatrice e capogruppo di Forza Italia al Senato Licia Ronzulli replica: «Dopo gli aiuti previsti dalla legge di Bilancio, continuiamo a tenere sotto controllo i rincari dell’energia, a proteggere famiglie, lavoratori e imprese, consentendo loro di ripartire. Nessuna misura spot, ma sostegni strutturali per non lasciare nessuno indietro».