La Settimana Politica

I trattori assediano Roma, tra spiragli e chiusure. Tensioni Lega-FdI sull’Irpef agricola

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Il governo è pronto ad attivare un tavolo tecnico permanente sulla Pac, per confrontarsi con i sindacati principali ma anche coinvolgendo alcune organizzazioni minori, per individuare le criticità e dare risposte concrete agli agricoltori, a cominciare dal ripristino dell’Irpef agricola cancellata dalla legge di bilancio 2024. Ma l’interlocuzione con la base non si annuncia semplice, vista la frammentazione delle proteste e dei tanti movimenti spontanei, a volte in contrasto tra loro. La «rivolta dei trattori» conta diverse anime: quelle che fanno capo alle grandi associazioni di categoria e sembrano più inclini a trattare con governo e istituzioni; e le altre in aperto contrasto con Coldiretti, Confagricoltura, Cia e le altre grandi associazioni. E anche con l’esecutivo Meloni, non abbastanza duro con la linea Ue, a loro dire.

La protesta ogni giorno cambia paradigmi. L’ultima sorpresa ha visto la retromarcia del movimento “Riscatto agricolo”: prima aveva lanciato un vero e proprio “ultimatum” al governo, con la richiesta di un incontro con la premier Giorgia Meloni e con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, pena l’invasione di Roma con centinaia di trattori ora parcheggiati nei presidi in periferia. E poi ha annullato la manifestazione indetta per oggi nel centro della capitale: “Si ritiene di portare solo una delegazione di 10 trattori a San Giovanni, a simbolo della protesta” ha comunicato il movimento ieri sera, motivando la decisione con il non voler “incrinare ulteriormente il grande appoggio sino ad oggi avuto da tutti i cittadini che già da molti giorni stanno sostenendo e incitando la resistenza degli agricoltori, nonostante i tanti disagi nelle strade italiane”.

Ma non è escluso che nessun trattore raggiungerà piazza San Giovanni. Insomma, ancora nulla di deciso e gran confusione tra gli stessi agricoltori che però, confermano di non voler creare disagi alla città: “Sembra ci sia un’apertura” da parte del governo per un tavolo tecnico con la premier e il ministro. Dunque meglio aspettare. “Il nostro obiettivo non è la manifestazione, ma che vengano affrontati con serietà i nostri punti”. Il ministro Lollobrigida ha subito risposto: le delegazioni degli agricoltori “le ho già incontrate” e “stiamo incontrando associazioni”. “Io non ho il problema di incontrare, quando penso che siano brave persone”, ho incontrato “tante delegazioni, o singoli o gruppi”,  ricordando che “ce ne sono alcuni che vengono usati come testimonial di posizioni che hanno poco a che fare con la rappresentanza”.

Se Riscatto agricolo si mostra più conciliante, lo è molto meno un altro movimento: il “Cra Agricoltori traditi”, guidato dall’ex forcone Danilo Calvani, ha avviato la sua mobilitazione. Dall’alba di ieri hanno iniziato a riempirsi i sei presidi attorno alla città in attesa di una manifestazione nella seconda metà della prossima settimana. “Nel primo giorno sono circa 300 i trattori che hanno raggiunto le porte della capitale – stima Calvani – ci aspettiamo migliaia di mezzi per la nostra grande manifestazione”.

Tensioni nella maggioranza, Giorgetti rassicura

Non mancano tensioni nel governo sulle risposte alla protesta. Scintille tra Lega e FdI dopo lo slittamento dell’emendamento al Milleproroghe sull’Irpef agricola, per prorogare l’esenzione ma non per tutti, salvaguardando soprattutto i redditi più bassi. “Riteniamo sia stato un errore quello del governo di cancellare l’esenzione per il 2024” tuona il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari. A stretto giro arriva la replica del capogruppo di FdI Tommaso Foti: “Non risulta che siano mai state avanzate in sede di esame e di approvazione” della manovra “riserve da parte di gruppi della maggioranza”. A gettare acqua sul fuoco il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che assicura: “E’ in corso di valutazione l’intervento in materia di esenzione dell’Irpef per gli imprenditori agricoli che necessitano di un effettivo sostegno, eventualmente prevedendo specifiche franchigie”.

Riscatto agricolo, “Se non saliamo sul palco blocchiamo Sanremo”

Intanto continua il braccio di ferro anche sulla partecipazione dei manifestanti al Festival: invitati dal presentatore e direttore artistico Amadeus, la Rai dice no. “Se non potremo salire sul palco dell’Ariston, saremo costretti a concentrare su Sanremo tutti i trattori dei presidi della Lombardia, del Piemonte e della Liguria” ha annunciato Riscatto agricolo in una nota, bocciando l’ipotesi di un comunicato letto in diretta, unica concessione finora accordata da Viale Mazzini. “Fino ad oggi abbiamo dimostrato un alto senso di responsabilità, che però non è stato ripagato in quanto nessuno ha provveduto a contattarci sinora”.