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La lezione di Jobs è maggiorenne e la sua potenza resta immutata

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Il discorso di Steve Jobs intitolato in originale «Stay Hungry, Stay Foolish» è diventato maggiorenne: ha compiuto da poco tempo 18 anni. «Siate affamati, siate folli» è un discorso che vale la pena ricordare ancora oggi perché è semplice, lineare e al tempo stesso molto potente.

Fu pronunciato dal cofondatore di Apple davanti a una platea apparentemente improbabile: i neolaureati dell’università californiana di Stanford. Negli Usa, infatti, ci si laurea di solito con una cerimonia all’aperto, docenti e studenti vestiti con toga e tocco, che finisce con la proclamazione dei nuovi dottori e con il lancio dei cappelli in aria. È molto coreografica e al centro c’è l’ospite d’onore: un personaggio celebre invitato a tenere un discorso, anzi un “Commencement address”, come si chiama. Quello di Jobs fu speciale.

Nel 2005 Apple era tornata sotto la guida di Jobs da poco più di sette anni e stava ripartendo bene dopo anni difficilissimi. C’erano nuovi prodotti e servizi di successo: iMac, iPod, la musica digitale per la prima volta legalmente in vendita. Altri sarebbero arrivati a breve: iPhone e iPad. È stata un momento storico che ha contribuito a cambiare le nostre vite per sempre. Infatti, il periodo 1998-2011 ha ridefinito l’idea di tecnologia personale e creato un gusto universale, quello minimalista, che in buona parte si deve al lavoro di Steve Jobs.

Nel suo discorso ai neolaureati Steve Jobs ci mise del suo e possiamo considerarlo il suo manifesto: tre momenti della sua vita come viatico per i neolaureati di una delle università più prestigiose del mondo. Jobs non si era mai laureato ma era diventato milionario a vent’anni con la Apple grazie a una serie di cose apparentemente scollegate che però, messe assieme, avevano fruttato molto bene. Poi, secondo momento, era stato cacciato malamente da Apple. Era diventato un fallito? Sì e no. Aveva scoperto che il fallimento era la cosa migliore che gli fosse mai capitata e aveva dato il via a uno dei periodi più creativi della sua vita. E infine, terzo momento, la scoperta del tumore (che lo avrebbe ucciso sei anni dopo) gli aveva fatto capire che doveva dare il massimo come se ogni giorno fosse l’ultimo: «Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro».

Il discorso si intitolava «Stay Hungry, Stay Foolish», un augurio che Jobs fece riprendendo quello pubblicato da una rivista della controcultura americana che aveva chiuso anni prima, il “Whole Earth Catalog”. Era un messaggio di speranza, un invito ad andare avanti in maniera positiva.

La traduzione in italiano è «Siate affamati, siate folli». È fedele nello spirito ma non nella lettera. Tuttavia, le possibili traduzioni “corrette” perdono sia la sintesi sia l’effetto di sorpresa che ha l’inglese.

Il senso del messaggio è la cosa più importante: bisogna continuare ad andare avanti nella vita con gagliarda curiosità e appassionata ingenuità. Perlomeno, oggi lo tradurrei così, a differenza di come feci la prima volta, 18 anni fa. Tuttavia, non fermatevi al titolo: cercatelo su internet, sia che lo conosciate o no, perché è davvero importante e ben fatto. Anche dopo quasi vent’anni.