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Quell’omaggio a Cristoforo Colombo che racconta la complessità della Storia

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Qui Nuova York, vi parla Davide Ippolito, dove un gesto simbolico ha risuonato profondamente nelle radici storiche e nell’identità culturale di milioni di abitanti degli Stati Uniti: la premier Giorgia Meloni ha omaggiato la statua di Cristoforo Colombo a Columbus Circle.

Il gesto simbolico, nel mezzo di un tour diplomatico e in un momento di tensione storica per la figura di Colombo, parla direttamente al cuore di quella comunità italoamericana che, per decenni, ha guardato a lui come simbolo di unione e di identità. Una comunità che, pur essendo lontana dalla madrepatria, non ha mai dimenticato le proprie origini e che continua a celebrare con orgoglio il proprio legame con l’Italia.

Colombo, per molti italoamericani, è molto di più di un semplice navigatore: rappresenta il riconoscimento al loro contributo alla formazione culturale, sociale ed economica degli Stati Uniti e la loro accettazione sociale dopo anni di soprusi.

Eppure, in tempi recenti, la sua figura è stata messa in discussione. Accuse di colonialismo e maltrattamenti nei confronti delle popolazioni indigene hanno offuscato la sua immagine, portando persino alla rimozione di alcune statue in suo onore.

Esiste però una storia più profonda, spesso dimenticata: quella del ruolo fondamentale che Cristoforo Colombo e la sua scoperta hanno avuto nell’avvicinare Stati Uniti e Italia, nell’affrontare pregiudizi e ingiustizie, come dopo il brutale linciaggio di 11 immigrati italiani a New Orleans nel 1891, a seguito del quale, dopo la rottura diplomatica tra i due paesi, si decise di dedicare una festa nazionale all’orgoglio italiano, il Columbus day. Ne parlo anche nel mio nuovo documentario “New York Solo Andata”.

La visita a Columbus Circle non era solo un gesto di omaggio a un grande esploratore, ma anche un messaggio forte e chiaro sulla riconoscenza e l’apprezzamento dell’Italia per il suo legame con la diaspora. A fianco della premier c’erano rappresentanti delle organizzazioni italoamericane, testimoni di una storia di resilienza, passione e orgoglio.

Il messaggio di Meloni è stato chiaro: l’Italia è una nazione forte, orgogliosa delle sue radici e pronta ad affrontare le sfide del futuro, ma è anche una nazione che non dimentica, che onora i suoi eroi e che rispetta i legami forgiati dalla storia. In tempi di crescente polarizzazione e revisionismo storico, vi è un promemoria fondamentale: la storia è complessa, sfaccettata e non può essere ridotta a slogan semplicistici. Soprattutto ci ricorda che, al di là degli oceani e delle differenze culturali, esiste un legame indissolubile che unisce tutti gli italiani, ovunque essi siano.

Per l’Italia, la figura di Colombo rappresenta anche un monito.

La nostra nazione, ricca di storia e cultura, ha il dovere di proteggere e promuovere il proprio patrimonio, ma anche di garantire che questo patrimonio sia correttamente rappresentato e compreso.

La visita, in questo contesto, assume un significato ancora più profondo: un gesto di riconoscimento verso la comunità italoamericana e una difesa dell’importanza storica e culturale di Cristoforo Colombo.

Mentre il dibattito sulla figura storica continuerà, è essenziale che l’Italia e gli italoamericani restino uniti nel celebrare l’eredità dell’esploratore genovese. Non solo per onorare il passato, ma anche per costruire un futuro in cui la storia sia rispettata e compresa nella sua complessità. E, in questo impegno, la reputazione dell’Italia e quella di Cristoforo Colombo sono intrinsecamente legate, rappresentando entrambe un patrimonio che va valorizzato e difeso.