Nel Mondo delle Pmi

Come trasformare in oro le bollicine del Prosecco

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di Giorgio Naccari

La genialità di un imprenditore di successo la si vede spesso per dar vita a delle idee che, inizialmente, possono sembrare puerili o scontate ma che, con il tempo, si trasformano in grandi business internazionali potenziando fatturato e visibilità dell’azienda. Lo sa bene Sandro Bottega, a capo dell’azienda vinicola di Bibano di Godega di Sant’Urbano, nel Trevigiano, che un giorno, nel lontano 2001 volendo valorizzare e farsi distinguere, ha pensato di ricoprire le sue bottiglie di Prosecco con un sistema di meccanizzazione che permette di farle diventare d’oro, creando così il Bottega Gold. Una bottiglia in “livrea” dorata che, da subito, ha attratto molte simpatie, dapprima nei duty free aeroportuali, poi nelle boutique dedicate al vino e all’enogastronomia. Costa quando lo champagne, a circa 26 euro l’una, e oggi ne vende, in un anno, più di 2 milioni.

Un successo mondiale

In Gran Bretagna, negli Emirati Arabi e negli Stati Uniti vanno a ruba.

Una visibilità mondiale che ha portato più di qualche concorrente a copiarci e così abbiamo dovuto difendere le nostre creazioni in più di qualche tribunale. La bottiglia Gold – dice Sandro Bottega – è stata pensata per portare nel mercato un qualcosa di nuovo, per distinguerci, per valorizzare il marchio.

In casa Bottega (67,7 milioni di euro di fatturato con 5 siti produttivi tra Veneto, Friuli e Toscana che realizzano vini d’autore che spaziano dall’Amarone al Brunello di Montalcino, dal Bolgheri al Chianti – Sandro Bottega ha anche una società per la produzione di Chianti con Stefania Sandrelli e il compagno Giovanni Soldati), hanno poi allargato alla bottiglia metallizzata rosata per il Rosé e in argento per la grappa a marchio Alexander.

Ma il vulcanico industriale veneto ha avuto, 8 anni fa un’altra “ispirazione”. Convinto che portare il format ovviamente rivisitato e attualizzato, delle vecchie osterie venete dove bere un buon bicchiere di vino e magiare uno stuzzichino o un piatto caldo al bancone o al tavolo, avrebbe funzionato ha realizzato, con partner locali, i Bottega Prosecco Bar. Il primo venne inaugurato sul ponte della nave da crociera Cinderella, del gruppo Viking ottenendo un successo oltre ogni aspettativa e così, fino a oggi, sono sorti altri 34 Prosecco Bar, da Dubai a Londra, dalle Seychelles a Tokyo, a Roma, Milano e in altre città, negli hotel di lusso, negli aeroporti, nei luoghi più frequentati. Ognuno di questi locali porta a 1 milione di ricavi l’anno.

Terrazze Bar Bottega e obiettivi futuri

Poi ci sono le Terrazze Bar Bottega, nei luoghi aperti, ben 6 negli ippodromi inglesi, in lussuosi hotel a Cortina, Lazise, Arabba. Il prossimo anno sarà la volta di Lisbona, Johannesburg, Montreal, Mykonos e almeno altri due spazi in Inghilterra dove i vini Bottega riscontrano numeri sensazionali.

Non so ancora quale sarà la nostra prossima sfida – conclude Sandro Bottega – sicuramente rifaremo le bottiglie dorate in collaborazione con Francis Ford Coppola, il regista americano che ha un’azienda vinicola molto conosciuta, e lo faremo per la notte degli Oscar e andremo anche in Mato Grosso ad aprire un Prosecco Bar.