Nel Mondo delle Pmi

G-Move la startup che conta passeggeri e visitatori

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di Niccolò Gramigni

Monitorare il flusso delle persone nell’ambito del trasporto pubblico urbano. In modo da verificare l’affollamento di treni e bus in tempo reale. È l’idea della startup fiorentina G-Move, nata nel 2019 da 5 founder – Marco Musumeci, Davide Nesi, Marco Giunti, Gabriele Coletti e Marco Merlini – e ideatrice di particolari sensori che, real time, consentono di analizzare l’affluenza.

«A fine 2019 abbiamo iniziato a lavorare a un grande spazio eventi, la Manifattura Tabacchi di Firenze», spiega Musumeci. «Un luogo conosciuto e affollato. Il nostro percorso è partito da lì, poi col Covid ci siamo dovuti riadattare. Abbiamo trasferito le competenze maturate sui mezzi di trasporto pubblico. E da lì abbiamo depositato il brevetto del sensore, da installare su bus e treni».

Oggi G-Move ha all’attivo una collaborazione con Trenord, che gestisce i treni regionali della Lombardia. Questi treni hanno all’interno i sensori che monitorano l’esperienza del viaggiatore. E, dunque, se il treno è sovraffollato o se ci sono pochi passeggeri e quindi si renderebbero necessarie variazioni d’orario. Vengono monitorati tutti gli utenti: gli abbonati e coloro che acquistano un biglietto singolo.

«Così mappiamo le linee più trafficate, parliamo con l’azienda fornendo i nostri dati, nel rispetto del Gdpr», chiarisce Musumeci. Di solito in un treno regionale o un bus non ci sono dati sull’affluenza dei viaggitori: si conosce il numero di persone che obliterano sul mezzo ma non è chiaro quello degli abbonati. Con questi sensori abbiamo risolto il problema».

L’azienda è in costante crescita: se nel 2019 il fatturato è stato di 16mila euro, il 2022 s’è chiuso a quota 500mila e si punta al milione per il 2023. Lo stesso vale per i dipendenti: 20 persone inclusi i collaboratori. Dai treni – su cui ci sono trattative in corso in tutta Italia per i convogli regionali – l’evoluzione futura porta al turismo. «Dopo il Covid è ripartito alla grande. Per questo nei nostri piani futuri ci sono più collaborazioni con le amministrazioni comunali. Siamo in grado di dire in tempo reale quanti turisti si trovano, per esempio, in piazza Duomo a Firenze. E possiamo unire queste informazioni anche a dettagli legati a eventi collaterali nelle zone limitrofe, al meteo, in modo da poter fare previsioni: se so che la Fiorentina gioca al Franchi alle 15 di domenica e che per la stessa ora è previsto forte vento a Firenze, allora sarà più probabile avere meno flusso turistico in piazza Duomo».

Allo stesso tempo G-Move vorrebbe allargarsi al mondo delle fiere: «È un altro settore dove possiamo incidere, sempre con l’obiettivo di migliorare l’esperienza dell’utente», conclude Musumeci.

Azienda giovane ma i suoi premi non si contano

I founder di G-Move Marco Musumeci, Davide Nesi, Marco Giunti, Gabriele Coletti e Marco Merlini hanno una cosa in comune: sono ingegneri. Curiosamente, non si sono trovati allo stesso corso universitario come si potrebbe pensare. Musumeci e Giunti hanno alla base studi di ingegneria meccanica, Nesi è l’informatico del gruppo, Coletti e Merlini si sono laureati in ingegneria elettronica. Il destino e la passione per il monitoraggio delle esperienze hanno portato i cinque a conoscersi e a formare il gruppo che ha poi dato vita a G-Move.

In futuro, oltre al lavoro con Trenord, ci sono anche le fiere e un progetto con Costa Edutainment. «Con loro inizieremo un progetto nell’acquario di Genova – spiega Musumeci -. Per vedere l’affluenza dei turisti e capire come migliorare la loro esperienza in quel luogo magico».

Nel frattempo l’azienda ha vinto diversi premi: Open Italy nel 2020, il riconoscimento di Factory impresa smart contact tourism, il premio Innovazione Toscana e lo Smart city nell’ambito delle smart cities.