Sostenibilità

Un calice robusto di vino: ecco la bottiglia monodose

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di Niccolò Gramigni

«L’Italia è materia prima, è un’eccellenza mondiale nel settore del vino. E allo stesso tempo è pure creatività, design, idee. Noi non abbiamo voluto rivoluzionare il mondo del vino, ma dargli una nuova veste, racchiudere l’italianità dentro le bottiglie». Ha le idee chiare Francesca Vigo, 44 anni, laureata in tecnologie alimentari e specializzata in enologia. È lei la fondatrice e general manager di FirstGlass, startup innovativa fiorentina che ha lanciato sul mercato – che a livello mondiale si stima possa raggiungere i 47 miliardi di dollari entro il 2025 – la prima bottiglia monodose, da 100 ml, in vetro, perché «per noi l’aspetto della sostenibilità è fondamentale, usiamo solo vetro e tutto al 100% riciclabile».

L’azienda propone vini ricercati in questo formato inedito, quello di una monoporzione o come ha raccontato Vigo, «un calice di vino abbondante». Ogni bottiglia ha un design inedito che associa la tradizione del vino con la creatività italiana: nello store di lungarno Acciaiuoli, a pochi passi da Ponte Vecchio, sono in vendita dei cofanetti dove è possibile stampare il logo dell’azienda o una frase speciale del cliente.

«Noi siamo nati nel 2021, dopo un anno di studi per il mantenimento della qualità all’interno delle bottiglie e sui vari disegni – ha spiegato Vigo – Abbiamo lanciato la bottiglia da 100 ml, per sposare il mondo travel visto che è comoda da portare. In questo momento abbiamo due mercati: quello del negozio fiorentino e una parte B2B. In quest’ultimo caso i clienti sono hotel, il mondo del wedding e ora stiamo parlando anche con le compagnie aeree. In futuro amplieremo il mercato online».

In azienda lavorano anche Silvia Tettamanti e Giulia Bacci: l’idea è nata durante la pandemia, la passione da molto più lontano: «io sono genovese e mi sono trasferita a Firenze nel 1999 – ha affermato Vigo – Dopo il master in enologia, ho fatto molte esperienze, da Montalcino all’Australia. Passando per la Francia».

FirstGlass pensa anche ad alcune personalizzazioni:

Sul mondo B2B noi già facciamo personalizzazioni. Ad esempio ci sono hotel che hanno chiesto modifiche particolari. Però un punto deve essere chiaro: per l’azienda la bottiglia deve essere sempre riconoscibile.

Il mercato funziona perché «si tratta di un calice robusto di vino, non è tanto ed è quello che serve». Sulla tipologia di clienti, ha concluso Vigo, «abbiamo americani, turchi. A Firenze vengono in vacanza grandi imprenditori, qualcuno è venuto nel nostro negozio e ci ha proposto dei franchising. Per il momento però vogliamo aspettare».

Packaging interamente riciclabile e tappi ad hoc per la qualità

Ogni cofanetto di FirstGlass contiene 3, 5 o 7 mini bottiglie di vino. Sono tutte bottiglie da 100 ml e la selezione è vasta.

Uno dei più cercati è il cofanetto da 3 vini rossi, dal nome “Wish”. All’interno ci sono “Casa Davini, Maestro Syrah, Toscana Igt, 2018”, “Tenuta La Gigliola, Chianti S. Enrico, Chianti Docg, 2021” e “Casa Setaro, Fuocoallegro, Campania Igp 2021”. Il cofanetto è color blu con motivi in arancioni metallizzati.

Per l’estate ecco il cofanetto “Il sapore dell’estate” con 3 vini bianchi: “Cantine Lunae Bosoni, 2021”, “Pinci, Apiolae, Violone 100% Igt, 2021”, “Etruscaia, Bibi, Malvasia del Lazio Igt, 2021”: il cofanetto è arancione con motivi in blu opaco.

Tutti i packaging sono interamente riciclati. E il tappo Stelvin, è stato spiegato, serve a mantenere inalterate le qualità organolettiche dei vini in modo da offrire al consumatore «l’intensità di una bottiglia appena stappata».