Economia della Conoscenza

Gli orizzonti del mondo tra i confini di Biella

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di Patrizia Cazzola

Biella Piazzo
Biella Piazzo

Il titolo è Viaggio. Orizzonti, frontiere, generazioni ed è il nome del Festival, giunto quest’anno alla V edizione, che fa dialogare il viaggio con altre espressioni artistiche.

Lo scenario in cui si svolge vale da solo la visita: si tratta, infatti, del quartiere medievale di Biella, il Piazzo, un insieme di antiche case, portici, piazzette, chiese e altre meraviglie posto su una collina a 480 metri sul livello del mare, che domina la parte “moderna” della città, detta Biella Piano.

Non solo, il Festival è ospitato principalmente in due edifici storici, Palazzo Ferrero e Palazzo Gromo Losa, che aprono al pubblico i saloni affrescati, i cortili, i giardini, svelando tutto il fascino della loro storia.

Fabrizio Lava, organizzatore dell’evento
Fabrizio Lava, organizzatore dell’evento

Ma perché proprio Biella è sede di un Festival del viaggio? Lo chiediamo a Fabrizio Lava, fotografo e viaggiatore per Dna, biellese doc, fondatore dell’agenzia di comunicazione, allestimenti museali, progetti culturali e casa editrice E20Progetti e, con l’associazione StileLibero che promuove le arti visive soprattutto legate alla fotografia storica, ideatore di questa rassegna.

«Viaggio e fotografia – ci racconta – sono elementi che caratterizzano la città fin dall’800. La ricchezza dovuta alla sua fiorente industria tessile-laniera permise, infatti, di andare a cercare in terre lontane la lana migliore e di far nascere, di conseguenza, il gusto per il viaggio in sé. Non è un caso, quindi, che la fotografia legata all’esplorazione e alla montagna sia nata proprio qui con Vittorio Sella (1859–1943), figlio di Giuseppe Venazio Sella, autore del primo trattato di fotografia in Italia pubblicato nel 1856, e nipote di Quintino, fondatore del Club Alpino Italiano. Ma della stessa epoca si possono citare altri illustri esempi di viaggiatori-fotografi originari del territorio, come Vittorio Besso, Mario Piacenza, don Alberto De Agostini, tutti con la stessa passione per l’altrove e l’immagine».

Veniamo al Festival. Quanto dura e come si svolge?

Evento biennale, si tiene quest’anno dal 23 marzo al 18 giugno, con una parte inaugurale, dal 23 al 26 marzo, di incontri, workshop e presentazioni di libri con giornalisti, scrittori, fotografi, professionisti di diversi settori, dal digitale alla musica; mentre dal 25 marzo si aprono ben 12 tra mostre e installazioni di vario genere.

In questa edizione c’è anche una sezione di mostre off, fuori cioè dai palazzi del Piazzo. Ad esempio, dal 21 marzo, con qualche giorno d’anticipo sul via ufficiale, ma data in cui si celebra la Poesia, la Biblioteca Civica ospita Un viaggio per il verso giusto, foto di Vittorio Giannella, dei luoghi che hanno ispirato poeti, come le Cinque Terre di Eugenio Montale, l’Irlanda di Yeats, il Cile di Neruda. Oppure Casa Regis, struttura settecentesca tra le colline e sede del Centro per la Cultura e Arte contemporanea, che espone lavori di fotografi cinesi che interpretano il paesaggio nella mostra Land-Mind-Scapes curata dalla gallerista di Los Angeles Yiwei Lu.

Opera di Nicola Magrin, in acquerello su carta
Opera di Nicola Magrin, in acquerello su carta

Tra le esposizioni, quale è assolutamente da non perdere?

Premesso che sono tutte da vedere per la varietà di temi e modi di espressione, quella da non perdere è Altri voli con le nuvole, 123 acquerelli di Nicola Magrin, illustratore delle copertine dei libri di Paolo Cognetti, Tiziano Terzani, Robert Macfarlane oltre che montanaro, alpinista, viaggiatore curioso. Sono le tavole originali ideate per un suo libro illustrato edito da Salani, e noi le abbiamo qui tutte insieme per la prima volta in Italia. La sua mostra è un viaggio incantato di parole e immagini. Sarà anche possibile incontrare Magrin il 24 marzo alle 18.30 a Palazzo Ferrero mentre dialoga con Paolo Naldini, direttore della Cittadellarte – Fondazione Pistoletto (che ha sede proprio qui a Biella), e Gigi Piana, artista visivo.

Nel calendario degli incontri, c’è un nome di sicuro richiamo: il velista Giovanni Soldini…

Partecipa all’incontro, a più voci, che ha come tema Procida capitale italiana della Cultura 2022, a Palazzo Gromo Losa domenica 26 marzo, e lo fa a buon titolo visto che lo scorso maggio sull’isola ha ricevuto il Premio MARetica sull’etica sportiva ed è impegnato nel programma Ocean Literacy dell’Unesco sullo stato di salute dei mari. Ci saranno poi, tra gli altri, Leonardo Costagliola, Assessore al Turismo, e Giovanni Scotto di Carlo, animatore culturale dell’isola, per raccontare come una piccola realtà come Procida sia stata capace di aggiudicarsi la palma di Capitale della Cultura. Esperienza che riteniamo significativa anche per l’altrettanto piccola Biella e il suo territorio. E last but not least ci sarà Natalino Russo, speleologo, fotografo di scena del film Il buco del regista Michelangelo Frammartino, Premio speciale della Giuria a Venezia nel 2021, e soprattutto artefice da decenni con le sue foto di un racconto intimo e forte dell’isola e dei suoi abitanti. Foto da ammirare nella mostra Procida.

Orizzonti, frontiere, generazioni… Che compito” si è dato questo Festival?

Più d’uno. Innanzitutto di trasmettere il concetto che il viaggio non è solo spostarsi da un luogo a un altro, ma implica conoscenza e rispetto dei luoghi che visitiamo e delle diversità che troviamo e che tutto va fatto in modo sostenibile.

Poi, che le frontiere esistono soprattutto “nella mente di alcune persone”, per citare il celebre esploratore e antropologo norvegese Thor Heyerdahl. E che oltrepassare i confini sociali e culturali, al di là di quelli geografici, rende possibile il dialogo con gli altri… così come tra viaggio e arte. Infine, che “legare” tra loro incontri e mostre e far rete con gli operatori locali, può servire a incrementare la presenza turistica sul territorio biellese, poco conosciuto, ma di qualità esperienziale. Con un ulteriore scopo: attrarre i giovani creando nuove opportunità di lavoro.

Cosa sapere

Viaggio. Orizzonti, Frontiere, Generazioni

Biella Piazzo – Dal 23 marzo al 18 giugno.

Le mostre sono aperte dal 25/3 al 18/6 il sabato e la domenica dalle 10 alle 19. Aperture straordinarie: 10, 24 e 25 aprile; 1 maggio e 2 giugno. Chiusura il 9 aprile (Pasqua)

Biglietteria a Palazzo Ferrero

☎ 388 5647455

Dove dormire

B&B per Oropa

✉ Via F. Juvarra 22, Biella

☎ 335.6464033 e 331.6658801

Hotel Astoria

✉ Viale Roma 9, Biella

☎ 015.2471128

Dove mangiare

Osteria Due Cuori

✉ Piazza Cisterna 11, Biella

☎ 015.30145

Villa Boffo Cucina & Cocktail

✉  Piazza Lamarmora, Biella

☎ 015.9526462