Economia della Conoscenza

I valori della libertà e i fantasmi della politica

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di Laura Siviero

Libertà di essere persone, titolari di diritti politici, civili e sociali. Libertà come presa in carico dei più fragili. Libertà di associarsi, esprimersi, disporre del proprio corpo. Sono alcuni dei passaggi ai quali è stata dedicata l’ottava edizione della «Biennale Democrazia», ideata e presieduta da Gustavo Zagrebelsky, promossa dalla Città di Torino e realizzata dalla Fondazione per la Cultura.

Una manifestazione che per cinque giorni ha animato la città sotto la Mole con oltre 100 appuntamenti e 50mila presenze. «Ai confini della libertà» è stato il tema di quest’anno, un invito a discutere di come libertà sia un valore fondamentale – assieme all’eguaglianza – delle società democratiche.

«Noi come cittadini – ha spiegato Gustavo Zagrebelsky – non abbiamo più idee politiche ed è per questo che l’offerta politica ci lascia indifferenti. La libertà e la democrazia, che ad alcuni erano sembrati destino ineluttabile dell’umanità, sono apparsi improvvisamente valori di parte, producendo spesso pericolose semplificazioni e ricordando drammaticamente il monito che fu di tanta parte dei pensatori moderni, così come dei padri dell’Unione europea, secondo cui nessuna libertà è possibile senza la pace».

Main partner di “Biennale Democrazia” è Intesa Sanpaolo, che ha promosso una serie di eventi. «La Biennale è un’iniziativa di grande rilievo, perché tocca temi di interesse profondo e trasversale – dichiara Fabrizio Paschina, executive director comunicazione del gruppo – la cui necessità e urgenza sono sotto gli occhi di tutti».

L’incontro «Come nasce la Costituzione. I diritti di libertà, 75 anni dopo» ha raccontato il progetto di ripubblicazione e digitalizzazione degli atti dell’Assemblea costituente, curato dai professori Giuseppe Valditara e Elisabetta Lamarque. «Un’occasione per offrire a tutti la possibilità di leggere le discussioni, i confronti dell’Assemblea costituente che hanno portato alla nascita della nostra Costituzione – ha dichiarato Lamarque, professore di diritto costituzionale – ancora oggi riferimento per l’inclusione di tutti». Non dibattiti formali, faticosi e complessi, ma pagine di dialettica ideologica e culturale.

Il gruppo Intesa San Paolo sostiene anche la sezione «Democrazia Futura», percorsi formativi che hanno lo scopo di preparare gli studenti sui temi della convivenza civile e della cultura politica. Con l’Associazione CCO-Crisi Come Opportunità, che vede tra i co-fondatori Giulia Minoli, nell’ambito del sostegno al progetto «Portami là fuori», si è parlato di come la musica rap possa diventare uno strumento di espressione per i minori che si trovano negli istituti penali italiani.

Laboratori che danno un microfono in mano ai ragazzi per tirar fuori ciò che hanno dentro. «Un progetto che, nel carcere di Airola ad esempio – racconta Lucariello, il rapper coinvolto nel progetto – è presente da oltre dieci anni, per creare un po’ di bellezza, attraverso la musica».