Economia della Conoscenza

L’Arena all’Opera da un secolo

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di Carmen Rolle

Quarantanove appuntamenti in tre mesi, con due nuove produzioni, l’Aida inaugurale e il Rigoletto, quattro serate di gala, il concerto sinfonico con orchestra e coro della Scala, una sfilza di personaggi tra cui Anna Netrebko, Roberto Bolle, Antonio Albanese, Riccardo Chailly, Plácido Domingo, Juan Diego Flórez, Jonas Kaufmann. Ecco l’edizione 2023 dell’Arena di Verona Opera Festival, che celebra il suo centesimo compleanno con un ricco cartellone, dal 16 giugno al 9 settembre, e una festa in tutta Verona nel primo fine settimana.

Nel programma compaiono nuovi allestimenti e produzioni leggendarie dei titoli più amati da pubblico e cantanti: l’Aida di Verdi, la storica Carmen di Bizet firmata da Franco Zeffirelli, Il Barbiere di Siviglia di Rossini, il tris di Verdi che parte con il Rigoletto per la regia di Antonio Albanese e prosegue con La Traviata e il Nabucco, la Tosca e la Madama Butterfly di Puccini.

Effetti oltre ogni previsione per la grande lirica

Un’abbondanza che si riflette in risultati record già a fine maggio: sono stati incassati oltre 15 milioni di euro dai biglietti, per la prima volta le prime tre recite risultano sold out, le due serate dell’Aida porteranno oltre 24mila spettatori nell’Anfiteatro. È record anche la cifra ricavata da donazioni e sponsorship: 4,5 milioni di euro, un milione in più rispetto al primato già raggiunto nel 2022. Di questi, 1,9 milioni vengono da 67 Colonne, progetto nato nel 2021 grazie ai fondatori Pastificio Rana e Gruppo Calzedonia che, affiancandosi agli sponsor storici del Festival, in appena un mese e mezzo hanno portato il contributo di 67 imprese. Così Fondazione Arena riesce a essere l’unica Fondazione lirica in Italia capace di raccogliere il 70% delle proprie entrate da finanziamenti privati. Ma non solo. L’istituzione riveste un ruolo fondamentale per il territorio: si stima che l’indotto superi i 400milioni di euro, tra diretto e indiretto.

Verona da (ri)scoprire

E la città scaligera si fa trovare pronta per l’appuntamento con la lirica, forte dell’andamento del turismo nel 2022, quasi ritornato ai numeri del pre-pandemia, con il ritorno degli stranieri da sempre innamorati di questi luoghi. Forte anche dell’appena nata Destination Verona e Garda Foundation, che unisce le grandi destinazioni – Verona e il Garda – e i quattro marchi d’area (Lessinia, Valpolicella, Soave ed Est Veronese, Pianura dei Dogi) – per centralizzare le operazioni necessarie alla valorizzazione turistica e tracciare le linee di sviluppo futuro. In città riparte l’iniziativa Tramonti Unesco, che nel nome ricorda l’iscrizione dal 2000 di Verona nel Patrimonio Unesco: ogni sabato fino al 28 ottobre si scopre con tour guidati il panorama dell’abitato e le mura magistrali, dal Bastione delle Maddalene alla Casamatta di San Zeno in Monte, passando per Porta Vescovo e la Batteria di Scarpa, sopra Alto San Nazaro.

È un piacere anche perdersi nel centro storico, partendo da piazza Bra, con l’Arena. Di lì è facile arrivare a Piazza delle Erbe, fulcro della vita sociale e dei commerci, con l’alta Torre dei Lamberti, le case Mazzanti dalle facciate affrescate, il barocco Palazzo Maffei, la medioevale Casa dei Mercanti. Verso l’aristocratica e raccolta Piazza dei Signori, detta anche Piazza Dante per il monumento al poeta, ecco l’Arco della Costa, da cui pende una gigantesca costola di balena che si diceva perduta dal diavolo.

E poi il Palazzo della Ragione, maestoso edificio scaligero del XII secolo, oggi sede della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, con una collezione dedicata alle arti visive del XIX e del XX secolo. Pochi passi portano alla storia d’amore più famosa del mondo: Casa di Giulietta in via Capello, con l’androne rivestito di graffiti a forma di cuori trafitti, la statua di bronzo di Giulietta (pare porti fortuna toccarne il seno destro) e il celebre balcone.

Dall’Arena non è distante neppure Castelvecchio, possente dimora degli Scaligeri ed elemento fondante della difesa urbana. Oggi accoglie un Museo Civico dedicato all’arte italiana ed europea. Alla fine degli anni Cinquanta del Novecento il suo percorso espositivo, con i Tiziano, Tintoretto, Canaletto e Tiepolo e le antiche campane, fu ripensato dall’architetto veneziano Carlo Scarpa.

Centesima edizione, 110 anni, unarena millenaria

A Verona sono tante le tracce del passato, romane, scaligere, veneziane, asburgiche. Ma la data che ha maggiormente segnato il destino della città è il 10 agosto 1913. Quell’estate, il tenore Giovanni Zenatello e l’impresario teatrale Ottone Rovato ebbero l’idea di commemorare il 100esimo anniversario della nascita di Verdi allestendo l’Aida nell’Anfiteatro romano. Fu l’inizio di un rito collettivo, l’Arena di Verona Opera Festival che quest’anno festeggia la 100esima edizione (sono 110 anni dalla sua nascita ma il conteggio è stato interrotto dalle due guerre mondiali e dalla pandemia). Al di là del fortunato Festival realizzato grazie all’attività di 1.400 lavoratori, l’anfiteatro eretto nel 30 d.C. è aperto alla visita tutto l’anno. La luce del giorno illumina la cavea a gradinate e la zona centrale originariamente di sabbia, da cui deriva il nome arena. E con 30mila sedute effettive, 31 metri di altezza, un ovale di 140×100 metri, il più grande anfiteatro romano ancora in uso stupisce ancora oggi.

Dormire e mangiare

Hotel Due Torri

Cinque stelle nel Palazzo dell’Aquila, risalente al 1300, in pieno centro cittadino. Dal ristorante La Terrazza Panoramica la vista spazia dalla Torre dei Lamberti al Duomo, da Castel San Pietro alle Torricelle, con le curve e le acque del Fiume Adige a fare da quinta scenografica e colonna sonora.

✉ Piazza S. Anastasia 4, Verona

☎ 045.595044

hotelduetorri.duetorrihotels.com

Palazzo Monga Boutique Guesthouse

In un palazzo del XVIII secolo, comodo per l’Arena e il centro storico. Solo tre suite e una camera curate in tutti i dettagli: lampadari Swarovski, pavimenti in legno originali, mobili d’epoca e dipinti antichi si uniscono a palestra ben attrezzata, sauna e sala massaggi.

✉ Corso Porta Borsari 36, Verona

☎ 349.7570079- palazzomonga.com

Osteria Mondo dOro

L’interpretazione dell’osteria del pluristellato chef Giancarlo Perbellini dove gustare, a prezzi onesti, fragranti piatti di cucina italiana e alcune proposte vegetariane. In posizione centralissima.

✉ via Mondo d’Oro 4, Verona – ☎ 045 8949290

osteriamondodoro.it

Antica Bottega del Vino

Nella sua storia ci sono l’inizio nel XVI secolo, quando sotto Venezia era l’Osteria lo Scudo di Francia, e i passaggi a Biedemeier nel XVIII secolo con gli austriaci e a Bottega del Vino nel 1890. Acquisita nel 2011 dalle Famiglie storiche, le prestigiose cantine della Valpolicella, oggi celebra l’altra eccellenza delle colline veronesi, l’Amarone. Grandi etichette e cucina territoriale. Prenotazioni pre-opera.

✉ Via Scudo di Francia 3, Verona

☎ 045.8004535

bottegavini.it