Finanza e Risparmio

Contro il caro-mutui caccia alle offerte, tasso fisso o rinvio

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di Anna Maria Lago

Indebitarsi per il mutuo costa sempre di più. Dall’estate scorsa, vale a dire da quando la Banca centrale europea ha iniziato il suo percorso di rialzo dei tassi d’interesse, le rate sono aumentate più e più volte. Le occasioni per risparmiare però non mancano.

Il peso del finanziamento si può ridurre, per esempio, rinviando la sottoscrizione del mutuo di qualche tempo. L’idea prevalente infatti è che i rialzi attuali siano passeggeri e che presto il livello dei tassi dovrebbe tornare a calare. Per gli esperti, la Bce potrebbe ricominciare ad abbassare il costo del denaro già a partire dalla seconda metà dell’anno prossimo. Aspettare può consentire di risparmiare fino a oltre 30mila euro.

Non c’è soltanto questa possibilità. Un’altra strada è quella di cercare tra le molte promozioni sul mercato. Quello attuale è un periodo propizio. La primavera, infatti, è il momento in cui le banche si danno più da fare per attrarre nuova clientela e lo fanno con il lancio di sconti e iniziative vantaggiose.

Che cosa c’è da sapere? Va subito detto che è con il tasso variabile che si può pensare di risparmiare di più. Al momento l’indice Euribor (il riferimento dei mutui a tasso variabile) ha superato quota 3,40% ed è destinato ad arrivare al 3,75% già in un paio di mesi.

«Guardando più lontano, oggi i futures su questo strumento indicano livelli al 3,82% a settembre di quest’anno, che però sono previsti scendere gradualmente fino al 3% circa a dicembre del 2024 – spiega Guido Bertolino, responsabile business development di MutuiSupermarket – La discesa è vista proseguire per arrivare negli anni successivi, verso la fine del 2025 dovrebbe, a quota 2,75%». Significa che chi ha la possibilità di rinviare l’accensione del mutuo, può tagliare anche un punto percentuale di interessi. Conti alla mano vuol dire un risparmio di oltre 33mila euro di interessi su un mutuo variabile del valore di 160mila euro (immobile da 200mila euro) della durata di 30 anni. Si tratta di 93,65 euro di rata in meno al mese.

Sui mutui a tasso fisso il ragionamento è diverso. Gli indici Irs (barometro del fisso) a 20, 25 e 30 anni oggi sono rispettivamente a quota 3,03%, 2,88% e 2,75%. «Questi strumenti offrono una visione di lungo termine e danno già per scontato che l’aumento del costo del denaro è arrivato a un picco – spiega Bertolino – Lo dimostra anche il fatto che, a valle dell’ultimo aumento Bce di questo mese, gli indici Irs non si sono mossi molto e sono cresciuti di soli 15 punti base, contro i 25 del variabile».

Quanto salirà questo indice? L’esperto spiega che su questo fronte non è facile fare una previsione. «Quello che si può dire è che tra un anno potrebbe trovarsi sui livelli attuali o tuttalpiù su quelli di aprile» dice. Chi vuole risparmiare trova quindi maggiori benefici sul tasso variabile.

Che fare allora per risparmiare sul fisso? Oggi la domanda dei mutuatari è tutta spostata su questo tipo di finanziamento che con le rate costanti offre più sicurezza. Nel corso dei 12 mesi non offre però grandi variazioni di tasso. Una via è quindi quella di cercare tra le promozioni disponibili sul mercato.

«La volatilità del costo dei mutui è spesso legata anche alle offerte temporanee che caratterizzano questo settore» spiega Bertolino. In questi giorni ci sono realtà bancarie che propongono promozioni con un fisso intorno al 3%. Per le tasche dei mutuatari, questa operazione significa un risparmio di decine di migliaia di euro nell’arco della durata del mutuo. Per fare un esempio, il tasso promozionale in area 3% (anziché al 3,50% che è la migliore offerta senza promo oggi sul mercato) consente di tenersi in tasca 16mila euro (circa 45 euro al mese). Non è poco in un periodo di inflazione alle stelle e costi della vita sempre più alti.