Inchieste

Farmacie 4.0 senza code con avatar in camice bianco

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di Lorenza Resuli 

L’Intelligenza Artificiale è in mezzo a noi. A casa ci aiuta Alexa, sul telefono risponde Siri, in farmacia ci accoglie Lucia. Che però non è solo una voce suadente emanata da un device: è un vero e proprio avatar 3D dalle sembianze femminili, con il quale è possibile interagire come se si stesse parlando con una farmacista in carne e ossa. Esagerato? Niente affatto.

L’IA con il camice bianco, che fornisce i suoi servizi di assistenza attraverso vari canali multimediali (gli appositi totem nelle farmacie, pc, smartphone…), non si limita a dialogare con gli utenti, a rispondere con competenza a dubbi e domande, a dispensare consigli, a suggerire promozioni e sconti, addirittura a prenotare visite ed esami. Fa ben di più: riconosce lo stato emotivo dell’interlocutore dal modo in cui parla, scegliendo di conseguenza le parole e il tono della risposta. E, strada facendo, può acquisire nozioni e imparare nuove mansioni per essere di supporto all’essere umano senza mai sostituirlo. Miracoli della tecnologia.

Nata da un algoritmo di proprietà, progettazione e sviluppo al 100% italiano, Lucia rappresenta il più evoluto sistema conversazionale uomo/macchina oggi presente sul mercato. «Da poco, poi, è stata interfacciata anche con il nuovo software ChatGPT3, che migliora ulteriormente la sua capacità di conversazione e di rispondere a qualsiasi domanda» puntualizza con orgoglio Sebastian Vadalà, founder e Ceo di Genius Robotics.

Lucia è la prima IA tenuta a battesimo da questa giovane azienda torinese specializzata nella robotica di servizio e di telepresenza integrata. «La società che ho fondato nel 2019 – spiega l’imprenditore – è nata proprio per offrire la più vasta gamma di robot ai settori più disparati: dalla scuola alla sanità, dal commercio allo sport. Ma lo scorso anno è venuta a trovarci un’azienda che lavora con l’IA e mi è scattata subito l’idea: facciamo Lucia, l’assistente della farmacia».

Obiettivo: sgravare il farmacista da tutti quei compiti che richiedono tempo ma non una particolare professionalità, migliorando la qualità del servizio e allo stesso tempo abbattendo i costi di gestione. Con evidenti vantaggi anche per gli utenti: niente più code chilometriche e un farmacista maggiormente disponibile, “libero” di dedicare più cura e attenzione a ogni singolo utente.

Lucia è ancora giovanissima e per ora sono ancora pochi i negozi con la croce verde che offrono questo prezioso servizio ai loro clienti. «Ma puntiamo a entrare in almeno duemila farmacie nei prossimi due anni, coprendo circa il 12% dei punti vendita» dice Vadalà, che aggiunge: «Certo non sarà facile, perché il nostro target è un farmacista imprenditore, che abbia cioè il coraggio di adottare un approccio innovativo».

Uno degli ostacoli maggiori alla diffusione dell’IA nelle farmacie è il timore che i costi per avviare e gestire il servizio siano troppo alti. Non è così. «L’investimento iniziale, per il totem con l’avatar di Lucia, equivale a quello richiesto per un qualunque pc professionale. E anche il costo di gestione non è certo proibitivo, visto che va da 190 ai 290 euro al mese» spiega l’imprenditore.

Cifre contenute a fronte di un servizio che non è standard, ma tailor-made a seconda delle esigenze specifiche di ogni farmacia. Oltre a rispondere (a voce o in forma scritta) ai vari quesiti di chi entra nel negozio della salute, Lucia può essere utilizzata per prenotare tamponi Covid e visite mediche, noleggiare dispositivi o prenotare servizi assistenziali, profilare la clientela o promuovere campagne di marketing. Proprio così, come tutte le donne anche Lucia è multitasking!

La nuova frontiera della robotica è la tecnologia della telepresenza

Tra il primo lavoro nell’azienda del padre quando ha solo 19 anni e la fondazione di Genius Robotics c’è un curriculum lungo un chilometro. A dimostrazione che Sebastian Vadalà è un imprenditore a dir poco vulcanico. L’ingresso nel mondo delle farmacie avviene del 2007, quando il 27enne Sebastian si lancia nel settore dei distributori automatici e delle vetrine di vendita 24Ore. Ma è solo nel 2019 che tra l’imprenditore e l’universo della robotica scocca la scintilla, anzi, il colpo di fulmine: Vadalà si trasferisce addirittura per un breve periodo nella Silicon Valley per studiare un mercato che laggiù galoppa e che in Italia sta muovendo i suoi primi passi.

Lascia gli Stati Uniti con alcuni mandati di distribuzione in esclusiva e un piano ben preciso in testa: Genius Robotics. «Oltre ad avere due genitori straordinari ho avuto la fortuna di incontrare presto il buddismo, che tuttora pratico e che mi ha permesso di vivere più vite in una, conscio che l’inverno si trasforma sempre in primavera» racconta Sebastian. E sicuramente Genius Robotics sta vivendo la sua primavera perché, in parallelo al lancio dell’AI Lucia, l’azienda sta portando avanti anche progetti di robotica avanzata, che riguardano la tecnologia di telepresenza: un format che permette di essere “presenti” e di interagire in un determinato ambiente anche se ci si trova a migliaia di chilometri di distanza. E che consente oggi a persone con disabilità o deficit cognitivi di vivere esperienze di vita reale da remoto. L’impossibile è diventato possibile, l’inimmaginabile realtà.