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Dal primo ottobre il maxi-rincaro della luce: 59%

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di Federico Momoli

Pur se parzialmente attenuata dallo Stato, l’annunciata stangata sulle bollette è arrivata con la revisione trimestrale delle tariffe da parte dell’Arera, l’Authority del settore: per il trimestre ottobre-dicembre 2022 il prezzo dell’energia elettrica per le famiglie ancora in tutela è aumentato del 59%. «I prezzi all’ingrosso del gas, giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi a causa del perdurare della guerra in Ucraina, dei timori sulla sicurezza dei gasdotti e delle tensioni finanziarie, avrebbero portato a un incremento del 100% circa dell’elettricità», avverte l’Arera, nonostante l’intervento del Governo con il decreto Aiuti bis. L’Autorità, per limitare ulteriormente gli aumenti dei prezzi su famiglie e imprese, ha deciso di posticipare eccezionalmente il necessario recupero della differenza tra i prezzi preventivati per lo scorso trimestre e i costi reali che si sono verificati, anch’essi caratterizzati da aumenti. 

La spesa annua delle famiglie raddoppia

L’enorme crescita dei prezzi all’ingrosso e il loro mantenersi su livelli altissimi, si riflette sulla differenza di spesa rispetto all’anno precedente (nell’ultimo trimestre l’anno scorrevole corrisponde con l’anno solare). Sempre secondo l’Arera, in termini di effetti finali, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nel 2022 (1 gennaio 2022 – 31 dicembre 2022) sarà di circa 1.322 euro, rispetto ai 632 euro del 2021. 

La ciambella di salvataggio dei bonus 

L’Autorità, come previsto dal decreto Aiuti-bis, ha confermato anche il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas che, per il quarto trimestre consecutivo, consentiranno alle famiglie ammesse a questo strumento di protezione di compensare in misura significativa gli effetti degli aumenti, anche grazie al contenimento dell’aumento nel settore elettrico reso possibile dall’intervento straordinario della stessa Arera. Questi bonus sociali spettano alle famiglie con un Isee fino a 12mila euro (o 20mila euro per le famiglie numerose) e sono erogati direttamente in bolletta. 

La bollette del gas diventa mensile

Novità anche per il gas: sempre dal 1° ottobre la bolletta avrà una cadenza mensile, mentre per l’aggiornamento del prezzo bisognerà aspettare il 3 novembre. Per ora la stima preliminare di Nomisma Energia è in questo caso di un rialzo del 70%.
In sostanza, la fattura mensile darà modo alle famiglie di tenere sotto controllo la spesa destinata ai consumi energetici e di pagare bollette più basse: una sorta di rateizzazione. La modifica, ha spiegato l’autorità dell’energia, tiene conto dell’esigenza «dell’introduzione di una periodicità di fatturazione mensile per il servizio di tutela, almeno per i clienti finali con soglie di consumo più elevate (come nel caso di clienti che usano il gas per riscaldamento) e almeno per il semestre invernale da ottobre a marzo», oltre che «dell’esigenza di prevedere una maggiore periodicità di fatturazione nell’ambito del servizio di tutela così da permettere ai clienti finali di conoscere più frequentemente la propria spesa e di redistribuire i pagamenti delle bollette su più mesi». 

Decisione Ue entro metà ottobre sugli aiuti di Stato

Qualche cosa si muove anche sul fronte europeo: la Commissione Ue proporrà «entro metà ottobre», dopo aver raccolto i pareri dei governi, un aggiornamento del quadro temporaneo di crisi degli aiuti di Stato per continuare a sostenere l’industria e le aziende. Lo ha reso noto la stessa Commissione nel non-paper presentato ai Paesi membri in vista della riunione dei ministri dell’Energia del 30 settembre. Bruxelles garantirà che le attuali disposizioni in vigore «rimangano adeguate alla luce della situazione di mercato altamente instabile e continuino a consentire agli Stati membri di fornire il sostegno necessario e proporzionato alla loro economia, anche mediante garanzie statali».