Innovazione

Il crowdfunding inglese che recupera i borghi

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di Barbara Millucci

Nei borghi dimenticati della Sicilia si parla inglese. Sono già 40 gli stranieri che hanno scelto di vivere sulle dorsali montuose dell’isola, acquistando case abbandonate o ruderi tramite la società inglese Its Italy che le ha ristrutturate. Matteo Cerri, imprenditore italo-britannico a capo del fondo inglese di Venture Capital i2i (100% a capitale italiano controllato da The Family Officer Group), sta scommettendo sul successo della riqualificazione dei piccoli paesini abbandonati attraverso la società Its Italy, di cui è Chief Strategist.

La società gestisce Its Lending, la prima piattaforma immobiliare di lending crowdfunding specializzata esclusivamente nel valorizzare e ripopolare i piccoli borghi d’Italia, attirando stranieri e italiani di rientro dall’estero. L’investitore non diventa proprietario dell’immobile di cui finanzia la ristrutturazione sul sito, ma si vede riconosciuto un tasso di interesse. In questo modo, la comunità di investitori virtuali fa rinascere e trasforma vecchi borghi fatiscenti e abbandonati in luoghi ricchi di charme.

Milanese, bocconiano, cinquantenne, l’Angel Investor vive da 24 anni a Londra ed è anche direttore generale di Millionaire Multimedia. Nel corso degli anni, Cerri ha completato oltre 50 investimenti in altrettante aziende create da italiani nel Regno Unito, affiancandole sempre in progetti di equity crowdfunding.

Durante Brexit, con il fondo i2i abbiamo investito 10 milioni in operazioni seed a Londra, per lo più in settori quali hospitality, travel, media, fintech e foodtech.

Ma è su turismo ed hospitality che l’imprenditore punta. Its Italy ha ricevuto, in soli 8 mesi, più di 4.500 domande da parte di nordeuropei che vorrebbero acquistare case diroccate (sul tipo delle case a 1 euro dei comuni), già ristrutturate. «Ci occupiamo sia della parte burocratica legata all’acquisto dell’immobile, sia dei costi dell’intera ristrutturazione – spiega – a quel punto fissiamo i tempi in cui la casa è pronta per essere abitata, chiavi in mano. Siamo sviluppatori on demand, in pratica realizziamo appartamenti in modo seriale. Il nostro obiettivo non è acquistare un singolo edificio ma 20-30 immobili di un borgo storico, così da risvegliarlo, dandogli nuova vita, portando lì una nuova comunità di nomadi digitali».

Un bilocale con uno spazio esterno interamente ristrutturato in Sicilia ha un costo medio che va dai 90 ai 130 milioni di euro. «Abbiamo avuto un’esplosione di richieste (fino al +300%) per lo più da inglesi, scandinavi, tedeschi, olandesi, polacchi e cechi. Si tratta di piccoli nuclei familiari e professionisti quarantenni – continua Cerri – che lavorano da remoto. E che scelgono di vivere qualche mese l’anno in luoghi delocalizzati, autentici, non troppo turistici» per apprezzare l’italian style e la vita rurale italiana dei primi anni ’60.

Un ritorno al passato con gli occhi e i servizi del presente:

Connettività, vicinanza agli aeroporti e logistica sono infatti garantiti.

In 2 anni sono stati investiti in Sicilia 3 milioni di euro (6 milioni in tutta Italia) tra acquisti di immobili, lavori di ristrutturazione e consulenze varie di professionisti, di cui oltre 1 milione raccolti tramite 17 campagne di crowdfunding immobiliare su Its lending. Ad oggi, ben 17mila stranieri attendono di comprare le case sul tipo di quelle “a 1 euro”.

«Abbiamo partnership con 64 Comuni italiani, di cui 23 già cantierizzati. A Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, abbiamo restaurato 26 stabili, 14 a Salemi, nel Trapanese». Cerri si trova al momento in Puglia dove sta avviando nuove operazioni. Sarà poi la volta di Lombardia e Veneto, dove ha già localizzato borghi da riqualificare e mettere presto sul mercato.