Innovazione

Nasce il colosso delle bonifiche

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di Barbara Millucci

Riqualificare le aree dismesse, bonificarle e riconvertirle in nuovi impianti per il recupero di rifiuti. Il tutto in un’ottica di economia circolare. Va in questa direzione la fusione tra le due società Unica e Noldem che diventano Unica S.p.A. Si viene così a creare uno dei principali operatori industriali in Italia nell’ambito delle bonifiche e della riqualificazione ambientale.

La fusione mira a unire le forze e ad offrire ai nostri clienti un servizio ancora più completo e integrato.

Spiega il presidente di Unica, Paolo Andreini. «Le professionalità delle due aziende si sono sempre integrate alla perfezione e la fusione è stata la scelta di sviluppo naturale per garantire un’offerta completa che ci rende unici e sempre più all’altezza delle esigenze del mercato. Con l’integrazione delle nostre competenze – continua il manager – opereremo con 4 divisioni industriali: bonifiche, demolizioni, costruzioni e progetti/investimenti, offrendo ai nostri clienti un solo interlocutore per tutti i servizi necessari.  Arriviamo a questo traguardo posizionandoci tra le prime 5 aziende nazionali e contiamo su un fatturato aggregato complessivo di oltre 25 milioni di euro e un Ebidta più che raddoppiato rispetto all’anno precedente».

Nel 2022, Unica, che conta oltre 100 dipendenti a cui si aggiungono altri 70 collaboratori, ha avviato al recupero e in parte smaltito oltre 110mila tonnellate di rifiuti. Nei programmi futuri del Gruppo c’è anche l’acquisizione di un ex sito industriale che verrà poi riconvertito.