Innovazione

Takyon: rimborsi turistici con NFT

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di Barbara Millucci

Pagare la camera d’albergo con NFT da oggi è possibile. Quante volte vi è capitato di prenotare un hotel e dover disdire all’ultimo e perdere tutti i soldi? Da oggi grazie a Takyon, fintech italiana, primo exchange dedicato al settore turistico, è possibile riavere indietro la somma di denaro sotto forma di Token digitale.

La startup ha lanciato un sistema di prenotazioni per soggiorni in albergo basato sui Non Fungible Token. Nel caso in cui non si riesca più a partire, il titolo acquistato si può vendere semplicemente scambiandolo sul mercato, risparmiando perdite di tempo legate a disdette e rimborsi.

Basti pensare che l’assicurazione che di solito si clicca su  in caso di rinuncia, copre solo una parte del viaggio. Takyon invece con la sua formula rende rivendibili su un mercato secondario le prenotazioni alberghiere (presto anche di treni e aerei), fino a poche ore prima della partenza.

Questo è possibile perché grazie alla, è possibile scegliere la tariffa rivendibile accanto a quella rimborsabile o ad altre formule. E, cosa importante, non occorre possedere criptovalute.

Fondata da tre giovani under 30, la startup ha come investitore principale Fin+Tech, l’acceleratore di CDP con Digital Magics, Startupbootcamp, Nexi, Fintech District e Gruppo Credem. La Tariffa Rivendibile Takyon sarà disponibile in 500 Hotel in Italia e Spagna, tra cui R Collection, Gruppo ABC, Hotel Palazzo Vitturi, Hotel Settebello e i clienti del booking engine Ermes Hotels.