La Settimana Politica

Imu, flat tax, Irpef: le novità della riforma del Fisco al rush finale

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di Pasquale Napolitano

Il governo Meloni sospende la guerra con la magistratura e accelera sulla “riforma madre” del programma elettorale. Con l’avvio dell’esame da parte dell’Aula di Montecitorio la legge delega sulla riforma del Fisco compie il passo decisivo verso il via libera.

Ora il testo passerà al Senato che prima della pausa estiva dovrà completare l’iter.

«Il nostro obiettivo resta l’approvazione definitiva del testo prima della pausa estiva. Questa tempistica – spiega il viceministro dell’Economia Maurizio Leo – serve perché dopo l’approvazione in Parlamento partirà il lavoro per la stesura dei decreti attuativi, che dovranno poi essere esaminati dalle competenti commissioni parlamentari con i tempi previsti dalla legge. Viste le tempistiche, dunque, prevediamo di approvare i primi Dlgs in via definitiva, quindi con anche l’ok delle commissioni di Camera e Senato entro l’anno, per la loro entrata in vigore da gennaio 2024».

Fissata la road map, di cosa parliamo? Qual è la “ciccia” del provvedimento?

Meno tasse sulle tredicesime per i dipendenti. La delega Fiscale alleggerisce le tredicesime e mette in stand by la flat tax incrementale per i dipendenti. Il testo prevede «l’applicazione, in luogo delle aliquote per scaglioni di reddito, di un’imposta sostitutiva Irpef e delle relative addizionali, in misura agevolata sulle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario che eccedono una determinata soglia e per i redditi riconducibili alla tredicesima».

Sulla flat tax prevista invece «una complessiva valutazione, anche a fini prospettici» per l’anno 2023.

Addio al superbollo con gradualità. L’emendamento approvato alla legge delega consente di «valutare l’eventuale e progressivo superamento» del superbollo sulle auto diesel di grossa cilindrata, ma senza maggiori oneri per i conti pubblici. Sarà inoltre possibile introdurre una rateizzazione degli acconti e saldi dell’Irpef, ma anche prevedere una “progressiva ed eventuale” riduzione della ritenuta d’acconto. Di fatto l’idea è quella di consentire la rateizzazione anche dell’acconto di fine anno, nei periodi successivi.

Tra le ultime modifiche contenute della delega fiscale è previsto il divieto di vendita a distanza, transfrontaliera o con approvvigionamento transfrontaliero, ai consumatori che acquistano nel territorio italiano le sigarette elettroniche e le cosiddette nicotine pouches, ovvero sacchetti di nicotina masticabile. La modifica, a prima firma Centemero (Lega) e che riformula un emendamento del governo, ha come obiettivo il «contrasto al mercato illecito e tutela della salute dei consumatori e dei minori e di tutela delle entrate erariali».

Il divieto di vendita riguarda «i prodotti di inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, contenenti o meno nicotina» e i «prodotti contenenti nicotina e preparati allo scopo di consentire, senza combustione e senza inalazione, l’assorbimento di tale sostanza da parte dell’organismo anche mediante involucri funzionali al loro consumo», ovvero le cosiddette nicotine pouches.

Imu calcolata dal Comune e inviata al cittadino. Si fissa anche l’obiettivo del «graduale superamento dei sistemi di autoliquidazione» nella semplificazione delle modalità di pagamento di alcuni tributi idiretti, con l’obiettivo di «prevedere il passaggio graduale dell’Imu da imposta autoliquidata a imposta calcolata dal Comune e trasmessa al cittadino.