Nel Mondo delle Pmi

Arrivano gli e-work e i “caffè di collocamento”

Scritto il

di Paolo Cova

Inserire nel mondo del lavoro giovani in condizioni di emarginazione sociale e disabilità, fisica e psichica, attraverso progetti mirati di formazione e riqualificazione professionale prioritariamente nel settore Ho.Re.Ca con la formazione di camerieri, addetti bar, cuochi, aiuto cuochi. È quanto promuove la Fondazione Pino Cova (nessuna relazione con l’autore di questo articolo), realtà no profit nata nel 2017 su impulso dell’agenzia per il lavoro e-work in memoria del suo fondatore e degli ideali che hanno sempre ispirato l’agenzia.

«La Fondazione – spiega Paolo Ferrario, amministratore delegato e presidente di e-work – è completamente finanziata dal nostro gruppo. Si trova a Milano, nel quartiere Adriano, nella periferia nord-est, in un ex oratorio con 2mila metri quadrati coperti più pertinenze esterne. Vogliamo unire la vocazione a essere un luogo di aggregazione sociale per il tessuto locale milanese e la prospettiva di diventare punto di riferimento anche a livello nazionale sulle tematiche dell’integrazione e dell’accesso al lavoro per le “diversità”».

Quello che viene chiamato Spazio Caroli 12 (dal nome della via) è un vero e proprio hub multifunzionale aperto al pubblico, che ospita un ristorante, una sala eventi, un parco giochi inclusivo, una biblioteca, un auditorium, una piccola fattoria didattica e all’esterno un ampio giardino che accoglie Tana Caroli, un rifugio per animali abbandonati. Lo Spazio si rivolge sia alle aziende mettendo a disposizione aree per eventi, workshop e convention aziendali, sia ai cittadini con iniziative artistiche e culturali e spazi aperti alla condivisione e la convivialità come la prima “biblioteca inclusiva” inaugurata con il contributo di donatori privati come Mondadori e di Fondazione Bertini-Malgarini, a febbraio 2020.

«In particolare – sottolinea Ferrario – facciamo accoglienza e ristorazione sette giorni su sette mettendo all’opera ragazzi con storie di disagio sociale e inserimenti difficili nella società e nel lavoro. Tra l’altro collaboriamo con I Bambini delle Fate con diversi progetti».

Adiacente allo Spazio Caroli, negli uffici di Fondazione Pino Cova di Via Adriano, «abbiamo anche una Job Station, in cui lavoriamo per l’inserimento a ruoli impiegatizi di ragazzi con disagi psichici. Lavorano da noi appoggiati da tutor e psicologi. Lo scopo primario è far uscire questi ragazzi dalla paura della diversità. Non vogliamo più che, se anche trovano un lavoro, debbano farlo da casa o in un ufficio stando da soli. Col massimo rispetto per le difficoltà (in molti casi il lavoro è per forza di cose part time), vogliamo che questi ragazzi siano di vera utilità per le aziende e possano interfacciarsi al meglio con colleghi, superiori e con l’ambiente di lavoro in generale. Finora siamo riusciti a inserire nel mondo del lavoro una trentina di ragazzi».

Gli e-workafè

Altra iniziativa che caratterizza e-work (38 filiali in Italia, 250 dipendenti, 1.200 aziende clienti) è quella degli e-workafè: «Un’idea – spiega Ferrario – nata nel 2016 per intercettare giovani e studenti universitari. Si tratta di ambienti meno formali di un’agenzia per il lavoro, dove sentirsi a proprio agio, magari facendo i primi lavoretti in coworking.

Chi è alla ricerca di un lavoro, o di un cambiamento professionale, negli e-workafè ha la possibilità di interagire con noi attraverso schermi touch, consultare le posizioni offerte dando uno sguardo agli schermi dove scorrono gli annunci e poi, QR alla mano, approfondire le posizioni aperte o candidarsi sul portale e-work attraverso i propri device. Per noi si tratta di un modo per organizzare un primo approccio coi giovani in cerca di una occupazione».

Insomma, stai in un bistrot con tutti i collegamenti on line del caso, puoi lavorare dal tuo device e magari dare un’occhiata alle offerte di lavoro. «Ne abbiamo aperti a Parma, Faenza, Cremona, a Milano Foro Bonaparte e nella sede della Regione, a Busto Arsizio, Pordenone, Travagliato (Brescia). Di imminente apertura un e-workafé al quartiere Adriano a Milano e al quartiere Martesana a settembre».