Nel Mondo delle Pmi

Cynexo, come sentire gli odori nella realtà virtuale

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di Franco Vergnano

Gli americani della Silicon Valley direbbero che è un classico “spin-off” universitario, cioè un’azienda nata come startup e filiazione di ricercatori universitari. Noi, più modestamente, la chiamiamo PMI, ma il concetto è lo stesso. La friulana Cynexo infatti è stata fondata da quattro ricercatori universitari (con vari dottorati italiani ed esteri) della famosa Sissa, la Scuola internazionale di studi avanzati di Trieste, nel laboratorio di meccatronica diretto dal professor Mathew Diamond.

L’azienda ha sede a Trivignano (Udine), ed è nata da un poker di giovani laureati: Fabrizio Manzino, Stefano Parusso, Barbara Delpin e Chistopher Castleton. I primi due sono l’anima tecnica dell’azienda e operano nella ricerca e sviluppo dei prodotti, mentre gli altri si occupano di finanza, sviluppo del business e marketing.

In sostanza i macchinari hi-tech e meccatronici Cynexo rendono possibili gli odori per la realtà virtuale. Oltre al tatto – il primo dei sensi messo a punto per la robotica avanzata – la società friulana ha costruito un dispositivo speciale che aiuta ad arricchire l’esperienza virtuale attraverso gli odori. Nella cosiddetta “realtà aumentata” ci sono hotel, negozi, caffè, ma come si può annusare il profumo?

Adesso tutto questo è possibile, paradossalmente, grazie al Covid-19. Nel senso che, dopo la pandemia, Cynexo ha fatto compiere un’ulteriore evoluzione alla loro già collaudata piattaforma “Sniff-0”, testata e molto apprezzata per lo studio della percezione olfattiva, da un punto di vista neuroscientifico. Ora offre agli scienziati una grande novità: la possibilità di associare gli odori a oggetti e ambienti all’interno di una realtà virtuale.

Sotto l’aspetto tecnico il tutto funziona attraverso l’utilizzo di un visore che permette di entrare in una “realtà immersiva”. A quel punto l’utente non ha più solo la sensazione di trovarsi in quello spazio, ma può percepirne anche gli odori. Ad esempio, se nel mondo virtuale dovessero raccogliere un’arancia e portarsela al naso per annusarla, ora sarebbero anche in grado di riconoscerne l’odore. L’aggiunta dell’olfatto alla realtà virtuale spinge l’esperienza immersiva a un livello superiore, trasformandola in uno  strumento molto potente, assai utile e innovativo per gli scienziati che studiano come il nostro cervello percepisce e interpreta gli odori.

Creato per studiare gli effetti secondari del virus Sars-Cov-2 sull’olfatto, è un altro strumento innovativo di Cynexo, lo Sniff-nano.

La necessità di valutare le prestazioni olfattive e di riconoscere la diminuzione o la totale perdita dell’olfatto (rispettivamente iposmia e anosmia) – dicono in azienda – è stato uno dei fattori determinanti per avviare la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative, economiche ed efficaci a queste nuove esigenze. Sniff-nano nasce dall’esperienza maturata nello sviluppo della strumentazione per olfattometria, facendo un ulteriore passo avanti per creare un olfattometro compatto e autonomo sia per la ricerca olfattiva sia per uso clinico.

Oltre a questi prodotti, Cynexo offre un’ampia gamma di dispositivi completamente personalizzabili, destinati principalmente alla ricerca scientifica. La società è in grado di coprire l’intero ciclo di vita del prodotto: dallo sviluppo dell’idea iniziale, alla generazione di un “proof of concept”, alla prototipazione, fino alla produzione di piccole quantità di prodotti finali.

I cervelli italiani  pionieri della tecnologia applicata alle neuroscienze

Abbiamo chiamato Sniff-nano (quasi come nei cartoni animati di Walt Disney) il nostro prodotto di punta del quale siamo particolarmente orgogliosi, anche perché rappresenta quello che gli americani chiamano “quantum leap”, come dire un salto di qualità tecnologico nella realtà virtuale e nella micro-robotica.

Racconta tra l’umoristico e l’entusiastico Fabrizio Manzino. Oltre che fondatore, il manager è anche amministratore delegato dell’azienda. Il Ceo di Cynexo, esperto di sviluppo software e integrazione hardware, sotto l’aspetto tecnico è uno sviluppatore LabView certificato e gestisce l’accademia LabView della Sissa. Manzino ha 15 anni di esperienza nella creazione di esperimenti di ricerca, in particolare nelle neuroscienze. Nel suo curriculum può vantare attività di supporto ai ricercatori nello sviluppo di nuova strumentazione hardware e software per ottenere il massimo dai loro esperimenti, acquisendo e gestendo dati.

La seconda gamba scientifica di Cynexo è Stefano Parusso, altro socio fondatore: un ingegnere elettronico sul campo da 15 anni, ne ha trascorsi sette per individuare soluzioni hardware e software per tutti gli aspetti della ricerca neuro scientifica.