Histores: così l’alleanza anti-crisi diventa impresa

L’avventura è nata un po’ per caso, all’inizio del 2020, durante la pandemia, nel bel mezzo del lockdown. Una manciata di dettaglianti decide di creare un gruppo su Facebook. L’idea iniziale era semplice: scambiare informazioni, far circolare nuove idee e, soprattutto, rassicurarsi a vicenda.

A poco a poco, l’idea prende forma: perché non creare una vera e propria associazione con uno statuto, delle regole, ma anche degli obiettivi precisi, volti a tutelare e promuovere la loro professione? Così Histores ha fatto il suo debutto a Pitti Uomo un anno fa, un’edizione che ha segnato il ritorno a una certa “normalità”.

In un periodo difficile, l’importante è condividere le nostre esperienze ma anche aiutarsi a vicenda, inviando a un collega un pezzo mancante per esempio.

Dice Maddalena Corbetta, la segretaria dell’associazione, titolare di un negozio a Rovato (Brescia).

Lo si capisce dalle parole, Histores si presenta anche come una massa critica di fronte ai fornitori: dei dettaglianti ben radicati sul territorio e che hanno una clientela benestante e fedele. Ciò può permettere loro di ottenere condizioni economiche migliori o eventuali sconti.

Histores è andato oltre, creando stretti legami con alcuni marchi come Herno o Kiton, che hanno proposte delle capsule esclusive. Attualmente è presente a Pitti Uomo con le capsule di Valstar, Fedeli, Kired (la linea di abbigliamento sportivo di Kiton) e Red.

L’associazione ha anche creato un proprio marchio di abbigliamento, Hindustries, un abbigliamento sportivo chic composto da maglieria in cashmere, pantaloni e accessori, venduto esclusivamente nei negozi dei partner. Sta anche pensando di formarsi con Histores Academy, che si avvale di esperti per insegnare la professione di venditore.

Histores conta oggi 45 soci distribuiti tra il Sud e il Nord Italia. E ha appena aperto i suoi confini accogliendo Braun, un nome tedesco di punta fondato 90 anni fa, che possiede tre negozi di moda maschile di lusso ad Amburgo.