Nel Mondo delle Pmi

Maregroup, l’addestramento industriale nel Metaverso

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di Maria Cava

Sono 141 i mondi virtuali identificati dall’Osservatorio Realtà Aumentata e Metaverso del Politecnico di Milano. Universi popolati dagli Avatar di centinaia di milioni di persone, con regole, funzionalità e modelli di business differenti. Cresce l’interesse delle imprese, di ogni dimensione, per le opportunità legate al metaverso: sono 308 i progetti realizzati censiti dall’analisi, che fanno capo a 220 aziende La maggioranza riguarda i settori del Retail (30%), dell’Entertainment (30%) e dell’IT (17%), ma si trova anche un 9% di progetti Finance and Insurtech e il 5% Food&Beverage.

Se il concetto stesso di metaverso è ancora in parte da definire, lo studio pone l’accento sulle difficoltà di interoperabilità tra mondi virtuali: un limite per l’adozione del metaverso da parte delle imprese. Ma un’azienda italiana, con presenza internazionale, sta già scrivendo una storia diversa. Mare Group, che lavora da anni sull’innovazione attraverso le nuove tecnologie abilitanti per l’industria, ha creato un’infrastruttura virtuale per l’addestramento industriale. Già da diversi anni questa piattaforma ha conquistato l’attenzione di grandi marchi internazionali dell’automotive, della consulenza o del food&beverage. Da FCA (ora Stellantis) a McKinsey, che ha scelto di adottare il metaverso Mare Group per la sua LEF – Lean Experience Factory, i modelli innovativi di formazione suscitano sempre più interesse non solo tra le grandi corporate, ma anche tra le PMI.

Il metaverso Mare Group consente a utenti distanti fisicamente di incontrarsi di fronte alla stessa postazione di lavoro: un luogo virtuale che può provenire da un progetto o essere la riproduzione esatta di un contesto reale, ma che si trova nel metaverso. Nel corso dell’ultimo Expo è stata effettuata presso il Padiglione Italia una dimostrazione in cui due operai, geograficamente collocati a Pordenone e Dubai, hanno collaborato sulla stessa linea di produzione virtuale, chiacchierando e condividendo spazi ed esperienze.

Insieme hanno assemblato un motore elettrico, collaborando a mani libere, senza guanti o controller, passandosi oggetti, utilizzando strumenti o scambiandosi indicazioni proprio come avrebbero fatto lavorando sulla linea di produzione. Altrettanto stupefacente la possibilità di trasferire azioni e movimenti nello stabilimento virtuale in tempo reale, attraverso la virtualizzazione di oggetti fisici: è così che il movimento di un carrello in Friuli è stato replicato istantaneamente nel metaverso per essere visto dall’utente di Dubai.

«Il metaverso è un concetto ancora sfumato e l’idea originale di interoperabilità 3D è ancora un’ipotesi di lavoro, ma abbiamo creato un tassello importante, trasportando il concetto di videoconferenza, noto a tutti, in un ambiente ottimizzato per l’addestramento industriale, frutto di anni di ricerca nell’extended reality – spiega Giovanni Caturano, direttore dell’Innovazione di Mare Group –. Qui è possibile simulare procedure e verificare l’apprendimento senza la necessità di indossare guanti o usare controller e l’aspetto più rilevante è che queste procedure possono essere create direttamente in virtuale, senza coinvolgere programmatori o figure specifiche dell’informatica. Un modo intuitivo e naturale di operare che riproduce minuziosamente quello che si farebbe alla postazione di lavoro vera e propria, con i vantaggi di non impegnare macchinari reali e non correre nessun rischio di incidenti, danni o sprechi in caso di errore».

Mare Group sta portando avanti un ambizioso programma di crescita. “Mare Wave” è il Piano di investimenti che favorirà la crescita di occupati e fatturato attraverso linee interne ed esterne e seguendo un business model basato su un principio fondamentale: rendere agile e avvicinare l’innovazione tecnologica alle Pmi, vero motore dell’economia nazionale ed europea.

La rivoluzione che rende scalabile la tecnologia dai colossi alle PMI

Con 32 milioni di fatturato nel 2021, sedi in Italia e all’estero e costanti investimenti in R&D, Mare Group sta rivoluzionando il management consulting rendendolo un business scalabile. Il gruppo attua il trasferimento tecnologico dalle grandi imprese alle PMI, lavorando con le prime sulla ricerca e sull’innovazione più spinta e offrendo poi alle altre le stesse tecnologie, una volta validate, in maniera agile e flessibile. L’offerta è completata dalle leve finanziarie e dal supporto organizzativo che inquadrano e attuano l’innovazione nei processi operativi delle imprese.

Mare Group ha recentemente lanciato la piattaforma DELFI.AI che, grazie alla tecnologia Eureso, analizza il livello di innovazione delle aziende, individua il quadro competitivo e misura il potenziale migliorativo dell’introduzione di nuove tecnologie nei processi, partendo dal fabbisogno, continuando con la tecnologia ed arrivando fino alla sua adozione e integrazione.

Mare Group conta oltre 300 addetti, soprattutto laureati in ambito tecnico, che progettano e implementano innovazione tecnologica per l’Industria, le PMI e la Pubblica Amministrazione.