Nel Mondo delle Pmi

Micra: Meccanica di super-precisione per l’Aerospazio

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di Franco Vergnano

“Una passione per la precisione”. Questa la stella polare della Micra di Romans d’Isonzo (Gorizia) alla quale è stato aggiunto anche “Precision in all we do”. L’azienda è attiva dal 1991 nel campo della meccanica di precisione per realizzare forniture aerospaziali che, vista la destinazione, devono risultare esenti da imperfezioni. Nei reparti della Micra, dove si lavora ogni giorno con il massimo impegno per curare tutti i dettagli, c’è una vera e propria ossessione per la qualità, remunerata con il riconosciuto successo internazionale. L’obiettivo dichiarato è quello dell’eccellenza nel campo della meccanica di precisione, sfruttando processi innovativi e tecnologie avanzate, come racconta l’amministratore delegato, Amos Pupin (che è anche comproprietario dell’azienda insieme con il fratello Ruben, responsabile della produzione).

Lo slogan “A passion for precision” non è solo una definizione pubblicitaria e di marketing azzeccata ma fotografa una realtà attiva in un settore sofisticato, come quello aerospaziale, dove la precisione e le “tolleranze” delle lavorazioni meccaniche vengono misurate in micron (un capello è circa 72 micron, cioè 0,072 millimetri). Non si tratta solo di una adesione totale al 6 sigma, il metodo di controllo della qualità con l’obiettivo di avere appena 3,4 parti difettose per milione di esemplari prodotti: quando sei in aria, una minima imperfezione meccanica può costare la vita a parecchie persone.

I componenti impeccabili di Micra sono ottenuti grazie all’utilizzo di macchine utensili Made in Italy (diventate oggi meccatronica grazie al controllo numerico) e di altri importanti marchi. Un comparto, quello dei robot, dove il nostro Paese vanta una posizione di leadership mondiale, sia come produttore sia come esportatore. Dall’avvio della sua attività, la missione imprenditoriale della Micra, elemento caratterizzante del suo DNA, è sempre stata quella di «essere un partner affidabile e all’avanguardia per i clienti/partner, producendo e assemblando parti meccaniche di precisione con tecnologie avanzate e processi innovativi». Con una visione orientata al futuro e focalizzata sul miglioramento continuo, cioè sul Tps (Toyota production system) alla cui base c’è appunto l’ormai famoso kaizen, il percorso continuo a piccoli passi costanti verso la perfezione fino ad arrivare al Wcm, o World class manufacturing da 6 sigma. Il tutto collegato alla lean production, la cosiddetta produzione snella che riduce i costi e consente una maggior competitività.

È proprio grazie all’adozione di processi avanzati che Micra si è qualificata, nell’aerospaziale, come “Oem” (Original equipment manufacturer), ossia produttore di apparecchiature originali. Un settore destinato ad aumentare la sua incidenza sul fatturato aziendale, in virtù della ulteriore specializzazione e di nuovi investimenti. In questo comparto l’azienda è impegnata nella lavorazione dell’alluminio ma anche di materiali sempre più complessi, come il titanio, utilizzato nelle leghe leggere resistenti, grazie ad un elevato rapporto tra peso e resistenza, la cui lavorazione richiede particolari abilità ed esperienza.

Il segreto del successo di Micra

«Amore per la precisione e un’ossessione per la qualità. C’è soprattutto questo nella cassetta degli attrezzi dove teniamo gli strumenti imprenditoriali» racconta il Ceo di Micra, Amos Pupin. Che aggiunge: «Noi, nel tempo, ci siamo dati anche una “carta dei valori aziendali” che i nostri collaboratori sono chiamati a condividere e siglare per rafforzare la competitività e affrontare meglio le sfide dei mercati». Al primo punto l’integrità. Che per Micra significa «conquistare la fiducia di tutti coloro con cui lavoriamo mantenendo le promesse, comportandoci in modo trasparente e assumendoci la responsabilità del nostro lavoro».

Da realizzare con il “team working” perché i migliori risultati si ottengono combinando talenti, idee, collaborando con colleghi e clienti, che in Micra sono chiamati partner. Non secondari il rispetto per le persone, i clienti, la comunità e l’ambiente, tutti “stakeholder” dell’azienda. «Per noi  – conclude Pupin – è un dovere contribuire alla qualità della vita e al progresso delle persone». Una Pmi di questo tipo non può ignorare il mantra dell’innovazione. Che significa: continuare a migliorare i prodotti investendo in tecnologie all’avanguardia, nella formazione e individuando sempre nuove modalità per soddisfare i clienti.