Nel Mondo delle Pmi

Non semplici case, ma veri luoghi dell’abitare

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di Alessandro Luongo

Costruttori di luoghi. Questo il payoff di Quinto Srl, società di costruzioni e sviluppo immobiliare attiva a Milano e provincia guidata da Piergiorgio Orsi, 55 anni, imprenditore da trenta e da venti nell’edilizia, settore che ha decisamente contribuito a innovare.

Un tempo difatti il costruttore agiva in totale autonomia, edificava e poi affidava gli immobili da vendere all’agenzia – spiega il Ceo – noi invece creiamo luoghi di vita modellati sui servizi e bisogni di chi li abiterà.

Per fare questo occorre una squadra di aziende e professionisti che facciano rete e consentano a chi fa impresa di alzare lo sguardo oltre i propri orizzonti. Compreso «gli esperti di analisi di mercato – aggiunge Mirco Visponetti – Ceo di Abitare Agency di Milano, advisor immobiliare e finanziario di Quinto – e che dunque svolgono precise comparazioni socio-demografiche, analisi sul reddito medio, sulla fascia di mercato. Studi che per noi sono essenziali per offrire un prodotto di alta qualità a una clientela mirata, a un prezzo accessibile».

Per spiegare bene questo nuovo modo di fare impresa nella filiera italiana dell’edilizia e dell’immobiliare, dobbiamo citare il caso “Cologno next level”, operazione di sviluppo di un nuovo “luogo” a Cologno Monzese (MI), dalle ceneri di una fabbrica dismessa di circa 10mila metri quadrati nel centro cittadino. «Pensata nel dicembre 2021, è partita lo scorso settembre» riprende Orsi, che è anche vice presidente della Compagnia delle Opere meneghina e coordinatore con Simona Frigerio e Ruggero Spagliarisi della filiera nazionale di CDO edilizia.

Il team dedicato è composto da: creativi, architetti, designer, responsabili marketing e comunicatori, avvocati, fiscalisti, professionisti green. Senza questo gruppo di specialisti non si potrebbe difatti afferrare il concept del processo di rigenerazione urbana in questione.

Si tratta di un prodotto nuovo dal punto di vista costruttivo e dell’immagine – aggiunge Orsi –. A Cologno non c’era un caso del genere, abbiamo così ricreato un ambiente che potrebbe benissimo essere riprodotto a Milano o in altre capitali europee e che, come dice il nome dell’operazione, alzerà ad un nuovo livello la qualità della vita delle persone che andranno ad abitarci.

Tre palazzine di quattro piani ospiteranno 48 unità immobiliari, con superfici dai 90 ai 150 metri quadrati, a prezzi da 300 a 500mila euro circa. Ognuna delle residenze (in classe A4) sarà gas-free, fornita di pompe di calore alimentate da pannelli fotovoltaici, insomma, altro che certificazione energetica in linea con le direttive che l’Europa punta a imporre. Nessun uso di mattoni e cemento: solo costruzioni a secco, con un risparmio di acqua del 70% ed emissioni di Co2 più che dimezzate, ad alta sostenibilità ambientale e acustica, e, particolare non trascurabile, tutte progettate e realizzate con tecniche e materiali antisismici.

Saranno case super green, pensate per stare assieme – aggiunge Visponetti –; con un giardino condominiale, collegato al verde privato di ogni abitazione, autentico luogo di aggregazione.

Non mancheranno box, postazioni di ricarica elettrica e uno storage per acquisti su Amazon, persino un distributore gratuito di acqua minerale, quindi “plastic free”. La consegna è prevista per fine 2024.

Ogni iniziativa ha una sua anima, un accurato studio antropologico a monte, perché vogliamo garantire un servizio tailor made, fare moda in campo immobiliare; e comunicare al meglio ogni progetto – conclude Visponetti.

Novità in vista?

Di sicuro una nuova iniziativa del genere a Cologno Monzese – risponde Orsi – poi dopo l’estate, a Milano, dove immaginiamo un’operazione di ritorno alla terra, un villaggio con gli orti urbani esclusivi.

Presto sarà lanciata, infine, una campagna di crowdfunding su “Cologno next level” da una delle più prestigiose piattaforme immobiliari nazionali per offrire a piccoli investitori l’opportunità di finanziare l’iniziativa di rigenerazione urbana in cantiere.