Nel Mondo delle Pmi

Riscopriamo la medicina tradizionale-occidentale

Scritto il

di Claudio Brachino

Gianluca Mech, fondatore e presidente della ben nota Tisanoreica, unazienda italiana, una Pmi. Com’è nata? Come opera? Quale è la sua funzione nella nostra realtà economica?

È un’azienda antichissima. Sembra che risalga a quella che era la tradizione della mia famiglia, dal 1500 addirittura. Adottiamo un sistema per estrarre i principi attivi delle piante in forma liquida, senza alcol, zucchero o conservanti. Questo metodo si chiama decottopia e siamo ciò che sopravvive della medicina tradizionale occidentale.

Quando parliamo di “medicina tradizionale” pensiamo sempre a quella cinese, indiana e russa. Però l’avevamo anche noi qui; quando furono scoperti i principi attivi è nata la medicina, che noi definiamo convenzionale. E per 80 anni nessuno ha più voluto curarsi con la medicina tradizionale. In questo lasso di tempo è sparita. Siamo riusciti a sopravvivere grazie al mio bisnonno che ha avuto l’idea di vendere il prodotto depurativo come fosse un amaro.

Come nasce lazienda che poi è diventata una realtà industriale? Stiamo parlando del Veneto, dove?

Vicenza. È qui, penso, da 110 anni. Prima veniva dal Piemonte, dalle Langhe, poi si è spostata. Abbiamo la capacità di estrarre i principi attivi delle piante in forma liquida, ma senza lo zucchero, come sarebbe, per esempio, uno sciroppo.

Questo mi ha dato la possibilità di usare gli estratti in un meccanismo fisiologico detto chetosi, che prevede l’eliminazione totale dei carboidrati. Da lì è nata poi quella che si chiama Tisanoreica, che è una dieta fito-chetogenica, dove la chetosi viene controllata dalle piante medicinali.

È un bel poche vi dedicate a questa attività?

Sono 15 anni che facciamo studi. Siamo partiti quando l’Italia era agli ultimi posti al mondo per studi scientifici sulla chetosi. In tutto questo tempo, grazie al più che sostanziale contributo del Mech Lab, il nostro Centro ricerca all’interno dell’Università di Padova, l’Italia è diventata seconda al mondo come numero di pubblicazioni scientifiche e prima nel continente europeo.Abbiamo superato la Gran Bretagna.

Indurre la chetosi fa discutere molto in medicina. Se ne parla con cautela perché vuol dire togliere i carboidrati dalla nostra dieta, far dimagrire. Va fatta con certe caratteristiche, anche mediche, perché a lungo andare non è una dieta equilibrata. Però serve sicuramente a dimagrire e dimagrire fa stare meglio, aiuta a togliere lobesità, migliorare la nostra vita cardiocircolatoria, combattere il diabete che è la grande malattia delluomo occidentale. Siamo tutti in overdose di zuccheri…

A proposito di questo, abbiamo pubblicato una ricerca scientifica dove si sosteneva che Tisanoreica poteva essere utile per il diabete sette anni prima che l’Associazione dei diabetologi americani stabilisse che la chetosi può essere utile per curare il diabete di tipo due.

Come sostieni è un meccanismo molto utile, ma se fatto male può fare veramente danni. Vedo alcuni prodotti, usati in questo momento, venduti come ricchi di proteine, però la proteina in questione è il glutine, con il nome di proteina del frumento. Per la chetosi, non è certamente adatta.

Quali sono i principi base per fare una corretta chetosi? Innanzitutto, al di là del prodotto che ha i suoi costi e una logica di mercato, penso al parlare con un medico. Avete degli specialisti che possono fare la consulenza?

Noi diamo la consulenza dietologica gratuita, negli ultimi dieci anni abbiamo erogato più di 100mila diete gratuitamente corrispondenti a un valore di circa di 10 milioni di euro. Poi facciamo consulenza anche per i medici. Tisanoreica non è un prodotto come molti pensano, ma è una tecnologia, bisogna saperla adoperare.

Quindi, fare una chetosi che non ha uno studio scientifico, cioè con un protocollo e con prodotti non testati, può essere pericoloso. Lo dico perché ogni due anni salta fuori una dieta più o meno chetogenica che poi sparisce, dopo aver fatto, magari, dei danni.

Invece, facendola bene, quali sono i benefici per chi la fa e quelli per il sistema sanitario nazionale? Lavorate anche con le strutture di ricerca, giusto?

Beh, solo il sovrappeso in Italia costa alla sanità come due volte la famigerata manovra Monti che mandò l’Italia in recessione. Quindi i costi sono immensi, non soltanto di tipo economico, ma anche di salute.

Perché si vive male, l’obesità e il sovrappeso sono legati a problemi come il colesterolo e i trigliceridi alti. Sembra addirittura che abbia interferenza con la sindrome dell’ovaio policistico.

Questultima è una malattia molto pericolosa.

È una malattia molto diffusa, colpisce il 10% delle donne in età fertile. Siamo stati i primi al mondo a pubblicare sull’utilizzo della dieta tisanoreica come terapia alimentare integrativa alle altre terapie, ovviamente, nella sindrome dell’ovaio policistico.

Parliamo un poanche dellaspetto del Life Style che è il benessere, la cura di sé. Labbiamo detto tante volte: il Covid ci ha spaventato, ci ha reso meno immortali, più cauti.

Anche qui, siamo stati i primi al mondo a essere stati autorizzati a provare la Tisanoreica direttamente sui malati di Covid. Perché ci sono fattori, come la glicemia a digiuno, il grasso viscerale, lo stato infiammatorio che ti predispongono a gravi conseguenze nel caso di infezione da Covid, e la chetosi può ridurre velocemente questi fattori di rischio.

Giusto ricordarlo, però, al di là di questo aspetto medico-tecnico, mi piaceva fare un altro ragionamento su quello che nel mondo greco-romano era la cura di sé, bellissimo titolo di una serie di saggi di un grande filosofo francese, Michel Foucault. Torna di moda la cura di sé, il volersi bene, lo spendere per curare se stessi. Quindi anche la qualità di ciò che si mangia, che non è solamente un problema di calorie e di proteine, ma culturale. Magari uno rinuncia a comprarsi delle cose per investire sul proprio benessere.

Spero che la tendenza sia cambiata veramente, perché era tutto il contrario, risparmiare sul cibo per comprare cose inutili. Il cibo non è un optional, si cerca di risparmiare sulla sua qualità, e cioè, purché sia mangiabile, per spendere da altre parti. Quello che invece aumenta è la spesa farmaceutica, perché mangiando cibo di scarsa qualità per risparmiare, poi si paga tutto in cure.

Spero che siamo arrivati veramente al punto di svolta, perché non possiamo andare avanti pensando che il cibo sia un qualcosa che non ha a che fare con la nostra salute. Siccome i danni si vedono a lungo termine, non associamo subito quello che mangiamo al problema.

Penso sia molto importante riscoprire la qualità del cibo, partendo dai bambini, perché purtroppo il cibo spazzatura sta prendendo il posto del cibo buono: ci troviamo gli anziani più longevi del mondo e i bambini più obesi d’Europa.

Giusto ricordarlo. Quali sono le novità importanti, di Tisanoreica per il prossimo anno?

Saranno dei prodotti particolari, come la nuova linea Professional, chiamata così perché verrà data soltanto a quei centri che seguiranno un iter di studi. È una linea con delle piante più concentrate che hanno degli effetti maggiori, venduta solo attraverso centri autorizzati.

Per aumentare il livello di sicurezza e di fiducia da parte dei consumatori?

Assolutamente, perché o chi ha bisogno segue i protocolli come, per esempio, passare attraverso il medico, o questi prodotti non gli verranno dati. Stiamo andando verso due tipi di prodotto: uno da tutti i giorni, quindi lanceremo delle linee High Pro che sono ricche di proteine, non per la chetosi ma per mantenersi in forma, e queste costano meno.

Purtroppo il problema sono sempre i costi, perché un prodotto come Tisanoreica per fare la chetosi deve rispettare un concetto, la porzione alimentare tisanoreica. un altro conto, è un prodotto che non la interrompe, che può costare di meno. Faccio un esempio per iperbole, tu potresti entrare in chetosi bevendo solo acqua e un litro di grappa al giorno. Ma non è una chetosi Non voglio essere troppo tecnico, però una certa quantità di proteine di una certa qualità ben definita, che è stata quella usata in tutti gli studi.

Se noi facessimo un prodotto che costa meno, ma non rispettassimo quelle quantità e qualità, tutti gli studi non varrebbero niente. È importante che le persone capiscano che un conto è un prodotto che mantiene l’organismo sano durante la chetosi, che ti farebbe bene.

Ultima ultima domanda siamo nei giorni delle feste e quindi si mangia tanto. Si potrebbe cambiare abitudini rispettando le tradizioni?

Secondo me sì. Rispettiamole, ma rivediamo le porzioni, perché ormai abbiamo porzioni che non sono quelle italiane, ma americane!

Un augurio agli italiani?

Siamo quello che pensiamo più di quello che mangiamo, perché è la mente che ci dice come dobbiamo comportarci. Pensateci bene.