Nel Mondo delle Pmi

Tutti i servizi di una cucina in soli 120 centimetri

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di Giorgio Naccari

Decine di residence, di campus universitari e piccole abitazioni in tutti gli Stati Uniti, e non solo, si sono dotati, per sfruttare ogni spazio disponibile, dell’incredibile minicucina componibile, firmata dalla veneta Home Cucine, che in un solo metro e 20 cm, e per di più a scomparsa, ha inserito non solo il lavello, il piano cottura a induzione, il forno a micro onde, la cappa aspirante, il frigorifero, lo scolapiatti ma anche piccoli comparti portaoggetti.

Un prodotto che è un vero colpo di genio di Agostino Myrsayev, un ingegnoso ragioniere di 65 anni che non sa nulla delle sue origini, dei suoi parenti, di dove è nato. Un uomo venuto dal nulla che sa soltanto di essere il figlio di un soldato sovietico che, prigioniero dei tedeschi, su un treno diretto ad un campo di concentramento, mentre attraversava il Veneto, riuscì a scappare gettandosi sui binari e poi a nascondersi per iniziare una nuova vita nel nostro Paese. Un imprenditore che, dopo essere rimasto orfano e aver imparato il mestiere lavorando per una azienda del settore, si è messo in proprio, a Cison di Valmarino, nel coneglianese, fondando la Home Cucine, oggi con una fatturato di 21,5 milioni di euro, in crescita rispetto al 2021, un’azienda di nicchia che propone cucine componibili di alto livello, che hanno molti estimatori in particolare all’estero.

«L’idea della minicucina a scomparsa – racconta Agostino Myrsayev – è nata proprio per permettere soluzioni normali in presenza di spazi minimi. Così sono riuscito a mettere in un solo metro e 20 centimetri tutto quello che può servire per cucinare, lavare, mangiare. Ho anche trovato congeniale dotare il monoblocco di 2 ante in maniera da farlo diventare, visivamente, un armadio».

M120 Tempo Imperfetto, questo il nome della piccolissima cucina, è composta da materiali di pregio, con i meccanismi, per lo scorrimento delle ante, che sono testati. Le stesse ante sono stampate digitalmente su disegni di famosi designer. «La considero un gioiellino capace di nascondere: se arriva un ospite – dice ancora Myrsayev – non può immaginarsi che magari dietro quella specie di armadio è rimasta una pentola o delle stoviglie da lavare o qualsiasi altra dimenticanza. Il nostro centro ricerca, i molti studi fatti per realizzarla, la tecnologia adottata ci hanno permesso di produrre qualcosa di unico  e utile».

Gli americani vanno pazzi per questo pocket-doors, come la chiamano in Florida e in altre aree degli Stati Uniti dove si affittano moltissimi piccoli alloggi: la richiesta è altissima, ma anche in Italia e in altri Paesi europei sta prendendo piede. Home Cucine riesce in alcuni casi a trovare lo spazio per una lavastoviglie e altri piccoli vani, per aiutare ancor più chi non dispone di spazi maggiori.

Agostino Myrsayev, l’imprenditore capace di domare lo spazio

L’uomo venuto dal nulla che sa creare cucine moderne, di lusso, di alta gamma e che ha inventato “Tempo Imperfetto” ha alle spalle una incredibile storia. Anche per lui stesso: da decine d’anni cerca di scoprire le proprie origini, ancora senza risultato.

Chi era suo padre, quel soldato che piuttosto di finire in un campo di sterminio, ha preferito buttarsi dal treno? Non sa dove è nato, se nell’attuale Russia o in Arzebajan o in un’altra area un tempo di denominazione sovietica.

Ha cercato in varie ambasciate, in studi televisivi, ha lanciato appelli ma non ha mai trovato un documento, una traccia.

Mio padre aveva messo un muro sul suo passato, forse mamma, una trevigiana, sapeva qualcosa di più.

Agostino Myrsayev è amatissimo dai suoi dipendenti. Non ha mai perso la modestia, la voglia di lavorare per sé e per gli altri. Non sa se riuscirà mai a far luce sul passato della sua famiglia ma potrà certamente affermare di aver avuto successo nella vita. Produce migliaia di cucine l’anno, decine di negozi nel mondo trattano soltanto il suo prodotto, da Lugano a Dubai, da Amman a New York. Con “Tempo Imperfetto” ha fatto felice un sacco di persone e, spera, di farne altrettante in futuro.