Scenari

Digital influencer nel Far West 4.0

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A cura di Ernesto Sirolli
(docente e consulente di economia aziendale)

La fine dell’anno è sempre un periodo di riflessione. Pensiamo al passato ma anche al futuro e per le persone di una certa età, come me, non c’è nulla di più esilarante che immaginarlo passando una serata in compagnia di un gruppo di giovanissimi e gasatissimi imprenditori.

Qui a Sacramento, in California, dove vivo, sono stato invitato a un evento per influencers e mi sono ritrovato tra una folla di giovani, eleganti, sorridenti, pieni di spavalderia e speranza (uno di loro è già una celebrità in questo gruppo perché, a 21 anni, ha già guadagnato il primo milione di dollari). La mia guida, durante l’incontro, è Rodney Ferrell, founder della Ferrell Digital Production, una Social media production firm. Rodney mi spiega come la metafora più precisa per capire questo nuovo mondo sia la colonizzazione del Far West!

«La creazione di un Brand, sui Social Media – mi dice –  è l’equivalente di recintare un pezzo di terra nel Far West e farselo proprio». Sostiene che le nuove piattaforme mediatiche hanno dato a tutti la possibilità di piantare una bandiera in spazi nuovi ed inabitati.

Precisamente come i pionieri e i disperati che tentarono la loro fortuna andando a colonizzare il West,  questa nuova generazione ha fatto una vera e propria corsa all’oro cercando di accaparrarsi più “visualizzazioni” possibili. Spiega Ferrell che le visualizzazioni sono acri di terreno e aver scritto il tuo nome sul cancello del Ranch ti dà la possibilità di attirare ospiti, vendere loro prodotti e servizi, far conoscere altre persone, intrattenerli, educarli e offrire sensazioni ed esperienze che altrimenti non potrebbero mai provare nella vita quotidiana.

Ferrell mi dice che questi giovanissimi influencers considerano i loro Brands (il potere di attirare fedeli seguaci) come se fossero proprietà immobiliari da vendere, comperare e sviluppare. «Questi influencers californiani hanno l’equivalente di milioni di ettari in costruzione!», sintetizza Ferrell.

Sembra tutto molto bello ma il Far West, anche quello di Sergio Leone, non era poi un gran bel posto! Che problemi ci sono nel Nuovo Far West?

«Mi spiace molto per tanti di questi ragazzi, alcuni di appena 13 anni, che da milioni di visualizzazioni si ritrovano a essere “cancellati” (l’equivalente della morte sociale) per aver detto o fatto una stupidaggine».

A raccontarmelo è Jasmin Toutounchi, il cui titolo è New Media Architect e che ha lavorato per TikTok prima di aprire la propria azienda di Consulenza. «Ancora non ci sono sceriffi in questa terra di frontiera – continua – l’unica giustizia è quella che il pubblico somministra e il pubblico può far molto male a persone giovanissime».

Jasmin mi spiega che la nuova Frontiera si sta sviluppando rapidamente e che una vera, nuova industria ha pressoché eclissato radio e televisione qui negli Stati Uniti. Mi parla di professioni nuove tra le quali i Cool Hunters (Scopritori di Talenti) e i Brand Archetype Designers (quelli che aiutano a creare l’immagine più accattivante e persuasiva della tua persona/nome).

Sia Rodney sia Jasmin confermano il mio sospetto che il Far West sia un posto pericoloso, ma entrambi energicamente ed entusiasticamente ne abbracciano l’etica. «La frontiera e i nuovi territori – racconta Rodney – sono l’unico posto non controllato dai grandi interessi; dove iniziativa, coraggio e velocità possono offrire opportunità a persone che altrimenti non avrebbero nessuna speranza di emergere». Jasmin aggiunge che in un futuro molto prossimo dovremo tutti imparare il nome del proprietario del Ranch che ospita milioni dei nostri clienti ideali, perché «radio e televisione, negli USA, già non raggiungono più nessuno».