Sostenibilità

Case di legno, dal Trentino il re dei pannelli prefabbricati

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di Roberta Favrin

Nel video su YouTube la villetta unifamiliare vien su in sei giorni: solai, pareti e coperture – 100 metri cubi di tronchi per 120 metri quadrati da vivere – s’incastrano a perfezione, come in un puzzle, sotto la guida di soli tre operai. Ne bastano due in più per allestire in una settimana 500 metri quadrati di appartamenti nel condominio da nove piani in costruzione a Rovereto. Corre veloce la Xlam Dolomiti di Trento, principale produttore italiano di pannelli in legno CLT (Cross Laminated Timber) pronti per essere assemblati in cantiere e realizzare l’ossatura di un edificio eco-compatibile.

Nata in area tedesca negli anni ‘90 e rapidamente diffusasi prima in Europa e oggi anche fuori dai confini europei, la tecnica costruttiva utilizza pannelli prefabbricati che l’azienda trentina produce nello stabilimento di Castelnuovo: da tre a nove strati di tavole di conifera incollate trasversalmente con colle senza formaldeide. Viene utilizzato principalmente abete rosso proveniente da foreste certificate a gestione sostenibile: l’80% è importato da Centro e Nord Europa.

Solo il 20% arriva dall’Italia perché siamo carenti nella gestione delle foreste e mancano le segherie.

Sottolinea Albino Angeli, presidente di Xlam Dolomiti (Gruppo Paterno).

In dieci anni di attività l’azienda ha prodotto più di un milione di metri quadrati di pannelli e gestito oltre 2.000 commesse tra Italia e resto del mondo. Ha realizzato a Rovereto l’edificio in legno più alto d’Italia, in Australia (nel 2021) i campus Monash University e La Trobe University coordinando tutti i lavori, dalla progettazione alla produzione, a oltre 16mila chilometri di distanza. Ha lavorato in Qatar per i mondiali di calcio, a Madrid, nel cantiere di Norman Foster che ha salvato un edificio di archeologia industriale del 1905 dandogli un’anima in legno: si chiama Ombù e ospita gli uffici della società spagnola dell’energia Acciona.

L’azienda trentina sta partecipando alla costruzione dell’headquarter di Satispay a Milano (8.500 metri quadrati nel quartiere Isola) e lavorerà nel villaggio olimpico Milano-Cortina. Tra le commesse più recenti si segnala anche l’ampliamento dell’aeroporto di Zanzibar.

Certificati da ARCA per durabilità, sicurezza contro il sisma e il fuoco, efficienza energetica e isolamento acustico, i pannelli Xlam hanno una forte impronta ecologica:

Non solo perché la materia è rinnovabile e abbondante ma perché immagazzina C02.

Sottolinea il Ceo. I costi?

Possono andare dal cinque al 15% in più rispetto ai sistemi tradizionali ma di fatto vengono annullati grazie alla velocità di realizzazione delle opere.

Risponde Angeli. Sempre più raffinata è la tecnica di progettazione messa a punto dall’azienda al servizio della committenza: ogni singolo elemento ligneo e metallico della struttura portante viene disegnato in 3D e numerato per agevolare il montaggio.

Lo stabilimento è in fase di ampliamento: cinquemila metri quadrati in più per la logistica e macchinari 4.0 per ottimizzare la produzione (4 milioni di euro investiti); è stato realizzato un impianto fotovoltaico da due Megawatt che assicura il 90% del fabbisogno. Nel 2023 l’azienda presenterà il suo primo bilancio di sostenibilità: attenzione all’ambiente certo, ma anche alla qualità della vita dei dipendenti. Sono 80 in tutto, 25 nel solo ufficio tecnico che insieme all’amministrazione ha una sede dedicata a Trento.

Attiva anche come general contractor, Xlam Dolomiti ha visto crescere il fatturato dai 23 milioni del 2019 ai 28,3 del 2022.

Quest’anno prevediamo un giro d’affari di 30 milioni.

Annuncia il presidente. Sull’onda della transizione green, si punta ai 50 milioni nell’arco di tre, quattro anni.

Il gruppo della famiglia Paternospazia dall’agricoltura al turismo

La più antica casa in legno in Europa, Casa Nideröst in Svizzera, ha più di 800 anni a conferma della durabilità nel tempo di un materiale costruttivo che ha spinto il gruppo Paterno a fondare nel 2010 Xlam Dolomiti nel cuore del Trentino, a pochi chilometri dall’Istituto Nazionale per la Valorizzazione del Legno e dall’Università di Trento.

Creato nel 1986 dalla famiglia, il gruppo opera in Trentino con diverse società: nel settore agricolo con il marchio Melagorai (succo di mela prodotto da 30mila ettari di frutteti nella zona del Lagorai), nella progettazione e costruzione di case in legno con Xlam Dolomiti, nel comparto del bricolage e dell’arredo con EuroBrico e CasaTua e CasaTua Relax e, infine, nel turismo con Funivie Lagorai.