Sostenibilità

Dagli scarti della grafite la matita Perpetua

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di Pierluigi Masini

Legno fuori e anima di grafite, la matita è fatta così. E quando diventa troppo piccola, o si spezza la mina perché cade a terra, diventa inservibile e tocca comprarne un’altra. La grafite è un minerale nobile che si usa per altri scopi, per costruire elettrodi ad esempio, perché è un ottimo conduttore. E gli elettrodi, anche se non ci facciamo caso, sono dappertutto: li usa in grande quantità l’industria ferroviaria e dell’auto e sono alla base di tanti progetti aerospaziali. Solo che la produzione di elettrodi in grafite genera scarti (in termini tecnici si chiamano sfridi) e questi vengono normalmente portati in discarica. Con la conseguenza che quintali, anzi tonnellate di polvere di grafite ogni anno finiscono sotto terra. Mica tanto bello.

Dieci anni fa, un laboratorio torinese specializzato nella lavorazione della grafite (Tecno E.D.M.) ha contattato Alisea, azienda vicentina che produce oggetti di design per la comunicazione aziendale. Alisea ha la particolarità di utilizzare unicamente materiali di recupero come vetro, alluminio, legno, ma anche circuiti elettrici, cavi, e la sfida è stata: come rimettere in un circolo virtuoso la grafite. Ci sono riusciti con un processo di upcycling che ha impegnato per un anno il laboratorio di ricerca e sviluppo, e da qui è nato un materiale nuovo (Zantech, brevetto mondiale) con cui realizzare una matita rivoluzionaria, allegra, colorata e personalizzabile, a cui è stato dato il nome di Perpetua.

In relazione al suo uso infinito o quasi, Perpetua è una matita che impiega all’80% polvere di grafite. Non usa legno: e meno male, perché nel mondo vengono abbattuti ogni anno 82mila alberi per realizzare 14 miliardi di matite. È un prodotto interamente Made in Italy con caratteristiche davvero uniche che, oltre a scrivere come una normale matita, può interagire con gli schermi del tablet e dello smartphone. Per produrla non si usano colle né vernici protettive, se cade non si rompe, «si tempera ma scrive anche senza punta», non sporca le mani.

Il suo design (progetto di Marta Giardini) ha un lato piatto che non la fa rotolare via e una gomma da cancellare saldata insieme, e questo le è valsa la menzione d’onore del premio Compasso d’oro, il più importante riconoscimento al mondo. Infine, dato non trascurabile: Perpetua scrive per 1.120 chilometri, la distanza che separa Milano da Amburgo.

Recorder e Perpetua
Recorder e Perpetua

Fatta la matita, si trattava di pensare anche a un blocco di appunti particolare. Così Perpetua è diventato un brand di Alisea, società benefit che tre anni fa, in piena pandemia, ha ottenuto la certificazione B Corp.

E così, dopo la matita, è nato Recorder, notebook in carta riciclata al cento per cento con copertina in carta certificata FSC (Forest Stewardship Council) che al suo interno ha una lamina metallica derivante al 60% dal recupero di rottami ferrosi.

In questo modo, applicando due invisibili magneti alla matita, questa resta incollata alla copertina del blocco.

L’esclusivo materiale Zantech è stato poi utilizzato per produrre un originale tappo per bottiglie, g_cork, nato dalla collaborazione con un’azienda specializzata nel riciclaggio del sughero (Mixcycling). Questo tappo ha un’impugnatura piacevole al tatto, come Perpetua, e volendo può essere usato anche per scrivere, mentre la parte che si infila nel collo della bottiglia è in sughero riciclato al 70%. Le due parti sono poi unite insieme attraverso un processo di saldatura che non impiega colle. L’unico collante straordinario è quello che Alisea mette in tutti i suoi progetti: l’amore smisurato per il Pianeta.

Diamo esempi positivi attraverso il design

Da trent’anni la filosofia della mia azienda è trasformare gli scarti inevitabili di produzione in oggetti di uso comune che siano unici e innovativi.

Spiega Susanna Martucci, Ceo e fondatrice di Alisea, che ha nove dipendenti e un fatturato 2022 di 1,5 milioni di euro. «La nostra mission vuole essere quella di ispirare comportamenti positivi attraverso il design. I nostri oggetti – continua – non sono mai il fine ma il sottoprodotto della ricerca di nuove strade che tracciamo grazie al recupero e alla rigenerazione innovativa di materiali, processi e idee. Perché noi nel cambiamento ci crediamo e ce ne siamo innamorati».

L’ultimo prodotto di Alisea è la nuova Perpetua Gala, che viene definita come un cielo stellato che appare al buio:

Per illuminare una visione del futuro in cui materiali ed energia trovino nuove sinergie tese a una crescente sostenibilità.

Gala è l’ultima nata tra le matite Perpetua, progettata con un nuovo materiale che unisce polvere di alluminio e fotoluminescente alla formula già sperimentata con successo dello Zantech, composto da grafite riciclata. Alla luce diurna, Gala ricorda la Via Lattea; mentre al buio, grazie alle proprietà della fotoluminescenza, emerge il chiarore proprio delle stelle della galassia.