Sostenibilità

La pesca scommette su filiera corta e strategie green

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di Paola Stringa

Supporto ai mercati locali, rispetto dei prezzi di fornitura, priorità nell’approvvigionamento da filiera corta e tracciabilità dei prodotti. Nel percorso di crescita di OraPesce, la startup di fish delivery fondata nel 2018 da Giacomo Bedetti e Alberto Mazza che a marzo diventerà una PMI innovativa, c’è la sostenibilità come stella polare. Una sostenibilità declinata con concretezza in tutta la supply chain.

Consegniamo a casa dei clienti una varietà di pesce fresco e già pulito.

Spiega il CEO Giacomo Bedetti. «Il pesce proviene da  barche che pescano nei nostri mari e viene acquistato prevalentemente da cooperative di pescatori locali, favorendo un certo tipo di pesca vicino alla costa. Abbiamo eliminato il  polistirolo, utilizziamo solo plastica riciclabile e compostabile e vetro per il confezionamento dei nostri prodotti. Per quanto riguarda le consegne – aggiunge – da  novembre a marzo recapitiamo in bici entro il perimetro urbano, interrompendo questo servizio ecologico solo nei mesi più caldi per escludere rischi alla catena del freddo. Decliniamo pratiche sostenibili in tutto il processo, dal pescatore al consumatore, ma non ci nascondiamo dietro a un dito: chi lavora in una filiera agroalimentare, sa che c’è ancora tanta strada da fare per ridurre l’impatto e l’impronta ambientale».

OraPesce e gli obiettivi di sostenibilità

Se il consumatore contemporaneo non ha bisogno di credere nel peschereccio azzurro che solca mari incontaminati, non per questo può accontentarsi di una tracciabilità di facciata. Mezzi di trasporto inquinanti, in alcuni casi addirittura obsoleti, e infrastrutture non efficienti, sono una parte rilevante del problema e rendono alcuni passaggi della filiera particolarmente critici in una visione d’insieme.

«Il mio obiettivo – sottolinea Bedetti – sarebbe quello di intercettare un fondo europeo o governativo per convertire la flotta con mezzi elettrici ed effettuare consegne in maniera  completamente autonoma ed ecosostenibile. C’è un Fondo di CDP Venture Capital (Fondo Nazionale per l’Innovazione ndr), il Green Transition Fund, rivolto a iniziative per l’efficienza energetica e la mobilità intelligente, a cui stiamo guardando con interesse e speriamo sia implementato anche in futuro».

Con settemila clienti acquisiti, 20mila consegne effettuate e 1,2 milioni di visite sul sito, la startup del local fishing nata in acque romagnole per rispondere alle esigenze di un cliente attento a mangiare sano e sensibile al consumo di pesce fresco, punta a superare entro il 2023, il milione di euro di fatturato.

Basandosi su una piattaforma digitale integrata su cui acquistare, scegliendo il giorno e la fascia oraria di consegna, i prodotti vengono convogliati e confezionati nel magazzino di Rimini, inseriti in box isotermici e mandati in diverse regioni italiane, prevalentemente Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e le città di Roma e Napoli.

Oltre al fresco, OraPesce offre già un’accurata selezione di specialità ittiche internazionali e, a breve, lancerà una linea di cotto ready to eat con piatti gourmet sviluppati da uno chef, pronti per essere consumati, pensati per gli uffici e la pausa pranzo.

OraPesce: un canale diretto dal mare alla tavola

Giacomo Bedetti, CEO di OraPesce, ha alle spalle una lunga esperienza come responsabile di change management in Accenture, DoValue e Unicredit. La svolta imprenditoriale arriva con l’MBA al Politecnico di Milano, dove incontra Alberto Mazza, già manager nel campo della strategia aziendale. «Non abbiamo pensato ad un semplice e-commerce – racconta Bedetti – ma a creare una risposta a una domanda, cioè sviluppare un canale diretto dal mare alla tavola per un consumatore piuttosto esigente, attento alla qualità e all’etica, oltre che digitalmente evoluto. La trasparenza è alla base della nostra offerta che suddivide immediatamente, nel menu del sito, il pescato locale dalla pescheria e dai prodotti pronti».

La sede naturale di OraPesce è stata sin da subito il Talent Garden di Milano (il campus di coworking creativo dove hanno trovato un tetto tante altre startup) nel quale, a gennaio 2022, è stato anche inaugurato il primo – e per ora unico – spazio retail per far conoscere il marchio. Uno spazio dove Giacomo si sente a casa: «Il nostro indirizzo non poteva che essere lì, nel cuore dell’innovazione, dove io l’avevo immaginato. Gli ambienti in cui le startup collaborano sono pieni di energia perché uniscono diversi know how. In questo senso, anche l’esperienza di partecipazione al programma di accelerazione dell’UniCredit Start Lab, si sta rivelando proficua e concreta in termini di sviluppo di network e di scambio esperienziale». OraPesce è stata infatti selezionata, per il settore Made in Italy, ad accedere al percorso di crescita proposto dall’incubatore, che potrebbe costituire il punto di accesso per nuove e future partnership finanziarie o industriali.