Economia della Conoscenza

Il cuore delle Dolomiti in tre Cime

Scritto il

di Carmen Rolle

Sostenibilità e innovazione. Sono le parole che connotano Tre Cime Dolomiti, comprensorio sciistico altoatesino sui monti di Sesto, San Candido, Dobbiaco, Villabassa, Braies. Prende il nome da uno dei massicci più celebri delle Dolomiti, le Cime di Lavaredo. Che per la verità si vedono solo in parte salendo da Sesto o da Moso sulle cabinovie Orto del Toro e Tre Cime.

Mentre premiano, inconfondibile cartolina, la fatica dei fondisti in Val di Landro, sul facile anello del lago o l’impegnativa Dobbiaco Cortina. Scenografiche rupi di calcare che 250 milioni di anni fa erano isole o scogliere di un mare primordiale, oggi le Tre Cime sono un bene da difendere come tutte le Dolomiti Unesco. Già da anni il comprensorio è coinvolto nella sostenibilità, con skipass online e biglietti biodegradabili, energia solo da fonti rinnovabili, gatti delle nevi intelligenti e lo Ski Express Val Pusteria che ogni mezz’ora parte da Plan de Corones, per scendere a Versciaco, salire in cabinovia e lanciarsi su ben 115 chilometri di piste.

Che sono il frutto di un’importante modernizzazione – dice Mark Winkler, Ad di 3/Zinnen Spa – iniziata nel 2014 con il collegamento tecnico Monte Elmo-Croda Rossa, seguito dal rinnovo di altri sette impianti per un investimento di circa 90 milioni di euro. Questo ha inserito 3 Cime Dolomiti tra i comprensori più grandi, dando un notevole impulso allo sviluppo del territorio. Oggi il turismo sciistico è senza dubbio il motore economico della regione.

In treno è anche facile raggiungere i paesi dell’Alta Pusteria. Dobbiaco, che ancora conserva le atmosfere del passato, quando ci veniva in vacanza Mahler: a lui è intitolato uno straordinario auditorium e un’escursione tra i prati alla casetta dove compose la Nona Sinfonia. O lo splendido centro storico di San Candido, che nel 2019 ha celebrato il 1250esimo anniversario della fondazione.

Sugli sci, ecco le tante piste dominate dai panorami, tra cui la più grande meridiana naturale al mondo. È creata dalla posizione del sole nel suo corso sulle Dolomiti di Sesto: le cime Nove, Dieci (o Croda Rossa), Undici, Dodici e Uno. Il carosello, sotto l’egida del Dolomiti Superski che riunisce 15 comprensori per un totale di 1.200 chilometri di piste, vanta discese per tutti. Quelle impegnative, tra cui spicca la nera Holzriese: con il 71% di pendenza è la più ripida dell’Alto Adige. O le rosse e facili blu ideali per la famiglia, come le simpatiche renne sulla Croda Rossa da dove si scende anche sugli slittini. Alle vette è intitolato il Giro delle Cime: 34 chilometri, 5.600 metri di dislivello e skibus per arrivare alla ski area Val Comelico, in Veneto. Con cui, è notizia di questi giorni, si dovrebbe concretizzare il collegamento sci ai piedi, con nuovi impianti e piste, in discussione da anni.

Farà compagnia all’altro progetto di ampliamento dell’area, quello verso l’area sciistica Thurnthaler, in Austria, con cui saliranno a 160 gli attuali 115 chilometri di piste. È invece già realizzato, novità della stagione, il percorso didattico di sci alpinismo, il primo in Alto Adige. A Sesto il nuovo itinerario di quasi sei chilometri, attrezzato con pannelli informativi, porta alla Croda Rossa. Qui si imparano i fondamentali della sicurezza, come il controllo dell’ARVA, la giusta tecnica di progressione o il comportamento in caso di valanga. Mentre gli amanti delle lamine strette trovano 200 chilometri per il fondo, con digressioni in val Fiscalina o in val di Landro. Dove si snoda il tracciato verso Cortina d’Ampezzo su cui ogni anno si cimentano i campioni, che emoziona con gallerie, ponti sospesi, luoghi della Grande Guerra e la vista perfetta sulle Tre Cime di Lavaredo.

Dormire

Bad Moos – Dolomites Spa Resort

Storico albergo che coniuga eleganza e benessere, sapientemente rinnovato, con nuove suite, buon ristorante, piscina e Spa che sfrutta le proprietà delle erbe e della fonte termale sulfurea conosciuta fin dal Settecento

✉ Via Val Fiscalina 2, Sesto Moso (BZ)

tel. 0474.713100

badmoos.it

Atto

Nuovo, con cinque esclusivi appartamenti/suites realizzati con materiali naturali e locali, come il legno di abete rosso, autosufficienti dal punto di vista energetico.  E con un ristorante basato sul farm-to-table, che usa prodotti del Maso Mühlhof.

✉ Via dei Tintori 6, San Candido

☎ 0474.431431

attosuites.com

Mangiare

Rifugio Luis Alm

Aperto lo scorso anno in una malga vicina alla partenza della cabinovia Croda Rossa. Propone una cucina tradizionale reinterpretata: tartare di manzo con focaccia fatta in casa, riso al Valpolicella e formaggio del maso.

✉ Via Val Fiscalina 25 Stazione a valle della Croda Rossa Sesto

☎ 347.2206832

luisalm.it

Jora Mountain Dining

Sulle piste del comprensorio Baranci, raggiungibile anche a piedi. Si assaggiano le ricette moderne e tradizionali dello chef e star tv Markus Holzer: tartare di salmerino, burger di cervo, tirtlan di spinaci, Schlutzkrapfen (ravioli) ripieni di ricotta di capra e aglio orsino.

✉ Via Pascolo 6, San Candido

☎ 335.6561256

jora.it

Info utili

  • trecime.com
  • suedtirol.info