Economia della Conoscenza

In Bicicletta sulla Green Road delle Dolomiti

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di Carmen Rolle

Un angolo d’Italia sospeso tra la verticalità delle Dolomiti e il blu del Garda. Fitto di boschi, pascoli e pianori dove crescono erbe spontanee, vigneti, meleti e punteggiato da quasi 300 laghi che paiono capovolgere i colori del cielo. Il Trentino ha la natura per protagonista, dove si dipanano i grandi numeri dedicati alla bicicletta: oltre 450 chilometri di piste ciclabili serviti da 19 bicigrill, più di 300 itinerari per la mountain bike, 8 adrenalici bike park. Una palestra ideale anche in autunno, con il clima fresco e i colori del foliage che infiammano il paesaggio.

Da quest’anno la Provincia vanta anche una ciclovia, la Green Road delle Dolomiti, che si è aggiudicata la menzione speciale dell’Oscar Italiano del cicloturismo, come simbolo di un territorio che da decenni è impegnato nel turismo della sostenibilità e della bicicletta.

I numeri del cicloturismo in Italia

Due settori che in Italia stanno vivendo un autentico boom, come testimoniano tante ricerche. Tra cui quella di Banca Ifis, secondo cui sono 8 milioni gli italiani interessati al cicloturismo.

Ma non solo. Nel 2021 il Bel Paese ha conquistato il primo posto nella produzione di biciclette in Europa, con oltre 3 milioni di pezzi e un +7% sul 2020. Di questi, l’11% è nel settore delle e-bike che registra un incremento del 25%. Ed è proprio la diffusione dell’elettrica a spingere sul pedale del cicloturismo, grazie a quell’“aiutino” che consente spostamenti più lunghi.

I dati del successo hanno lasciti anche sul territorio: oggi sono 4.900 i percorsi adatti al turismo in bicicletta, 90mila chilometri lungo tutta la penisola.

Green Road delle Dolomiti

In Trentino, sulle due ruote si fila lungo itinerari sicuri, con ponti dedicati, sovrappassi e segnaletica. Come la premiata Green Road: già nel nome ricorda i monti mitici che dominano il paesaggio, le Dolomiti Patrimonio Unesco madreperlacee di giorno, arrossate al tramonto dalla magia dell’enrosadira.

Fanno da sfondo agli oltre 50 chilometri tra Passo San Lugano, al confine con la Provincia di Bolzano, e la frazione di Penìa, a Canazei, insieme a boschi tinti dei gialli e dei rossi dell’autunno, pianori assolati e borghi presepe. Il tragitto si snoda lungo il corso del torrente Avisio, su quello che fino al 1963 era il tragitto dell’antica ferrovia Ora-Predazzo, a cui si unisce il tratto che in inverno ospita la Marcialonga.

È consigliabile scegliere l’e-bike: dopo un primo tratto in discesa, ci sono saliscendi e un dislivello da 810 a 1.540 metri, compensato dal fascino del paesaggio. È un piacere attraversare i prati della Val di Fiemme, da Cavalese a Predazzo, lungo ponti in ferro e stazioni abbandonate, testimonianze della vecchia ferrovia.

A Cavalese vale la pena visitare il palazzo affrescato della Magnifica Comunità della Val di Fiemme, istituzione fondata nel XII secolo che ancora oggi partecipa alla gestione del patrimonio boschivo della valle.

Anche Predazzo invita a scendere di sella, per il Museo Geologico delle Dolomiti, sede distaccata del Muse di Trento: nato nel 1899, racconta la storia geologica dei Monti Pallidi.

Non è lontano El Pont de Fer sul torrente Travignolo, il ponte in acciaio della vecchia ferrovia restituito nel 2020 al passaggio ciclo pedonale.

Dopo Moena, la fata delle Dolomiti che ancora conserva l’antica chiesa di San Volfango con affreschi del XV secolo, ecco il Lach de Soraga e l’ampio parco fluviale.

L’occhio vola sulle cime: dalla Roda di Vael, ai Dirupi di Laresch, alla Vallacia, a Cima Dodici fino al Sassolungo. Le vette sono anche l’emblema di Canazei, attorniato dalle Dolomiti più imponenti: oltre al Sassolungo, il Sella, il Gran Vernèl, la Marmolada, straordinarie rocce di madreperla.

Dormire & mangiare

Alpuris Your Boutique Suite

Il nuovo indirizzo della Val di Fiemme, inaugurato a luglio scorso. Suite affacciate sulle Dolomiti, camere dotate di sauna interna o Jacuzzi sul balcone, centro benessere e bike room con servizi per la bici. Via Cavazzal 4/6, Cavalese tel. +39 3487346673 alpuris.it

Olympic Spa Hotel

Nuove le Natural Suite. Alla Spa Te Jaga, trattamenti che toccano corpo e mente per dimenticare le tensioni muscolari. Strada Dolomites 4, Vigo di Fassa tel. 0462764225 activehotelolympic.it

Costa Salici

In cucina lo chef Stefano Tait, in sala la sorella Valeria. Battuta di cervo nostrano con cipolla rossa e liquirizia, gnocchi di polenta con crema di piselli e Vezzena, tagliata di Grigio alpina

Via Costa Salici 10, Cavalese tel. 0462340140 costasalici.com

Malga Roncac

Un luogo dove si fa sempre volentieri sosta: dentro, l’ambiente è riscaldato dal legno, la pietra, il camino; fuori, con il tempo ancora buono, c’è la veranda in tronchi di legno affacciata sulla valle. In tavola arrivano i Cajoncie della Val di Fassa, la guancetta brasata con purè di sedano rapa e insalata di cavolo cappuccio, i kaiserschmarren con confettura di ribes.

Indirizzo: Strada de Roncac 7, Moena tel. 334 2221135

Info: https://sites.google.com/provincia.tn.it/italian-green-road-awards-2022/home