Finanza e Risparmio

Fineco: fiducia solida tra banche, imprese e famiglie

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di Leopoldo Gasbarro

Dopo anni a quota zero, il velocissimo rialzo dei tassi di interesse sta creando grossi squilibri nel settore finanziario. Le banche sono elementi centrali della connessione tra imprenditori e finanza. Cosa succederà nel breve termine?

Siamo usciti da un’esperienza che non si era mai presentata prima nella storia della finanza, quella dei tassi negativi. Avevamo già assistito a grandi immissioni di liquidità, anche se non nella dimensione degli ultimi tempi; ma la politica dei tassi negativi è stata un po’ contro natura, perché avere il creditore che paga il debitore comporta chiaramente dei costi e ha costretto il sistema a imboccare direzioni che in condizioni normali non si sarebbero intraprese. Ancora più drammatico è stato il passaggio, non tanto l’aumento dei tassi in sé quanto la velocità con cui è avvenuto. Il sistema si sta abituando, ci sono qua e là scossoni ma le banche europee nel complesso stanno dimostrando grande solidità, perché si è fatto tesoro delle crisi precedenti.

In Europa si dice che il sistema è solido, in Italia altrettanto, però si guarda al caso di Credit Suisse come a un caso europeo…

Il sistema di normative che abbiamo in Europa è figlio dell’ultima, grande crisi finanziaria del 2008, quella del fallimento di Lehman Brothers che ha creato le condizioni per la più importante recessione economica contemporanea. Ora ci sono normative molto efficaci, diventate sempre più stringenti nel tempo, che hanno creato le condizioni per cui quello a cui abbiamo assistito, e ancora stiamo assistendo negli Stati Uniti, da noi non avrebbe proprio potuto verificarsi tecnicamente. Caso Credit Suisse: stiamo parlando di una situazione che viene da lontano, di una serie di errori e di investimenti sbagliati che hanno minato la fiducia nei confronti della banca.

La percezione è che in questo momento ci sia nel Paese un forte rapporto di fiducia tra il mondo bancario e quello imprenditoriale e delle famiglie.

Dobbiamo distinguere l’aspetto formale, quello dei famosi sondaggi in cui le banche emergono sempre come i “cattivi ragazzi”, dalla sostanza dei fatti, da come i clienti si relazionano. E il rapporto di fiducia è davvero molto forte perché nella vita pratica le persone si rendono conto che le banche potranno comunque non essere popolari, saranno antipatiche, ma sono il volano dell’economia. Non si può avere un’economia sana e prospera senza un sistema bancario robusto e prospero. È il motivo per cui giustamente la Bce ha fatto questa scelta di campo, privilegiando un sistema bancario magari un po’ più ingessato e meno profittevole ma più robusto, con una presenza dei regolatori quotidiana e a volte quasi asfissiante. Dall’altra parte dell’oceano si è invece scelto di lasciare il sistema più libero: questo ha portato maggior supporto all’economia e maggiore profittabilità alle banche.

La video-intervista integrale è disponibile su wallstreetitalia.com