Finanza e Risparmio

Passera: «Banche, in Usa disattese le tre regole fondamentali»

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di Leopoldo Gasbarro

In queste ultime settimane lincertezza è tornata a colpire il suo mondo, quello delle banche. Cosa si sente di dire al proposito?

Dobbiamo abituarci a vivere in maniera molto più flessibile, con la capacità di sperimentare soluzioni inusitate e inedite. Guardando nello specifico al settore bancario, nelle ultime settimane si sono manifestate incertezze che potevamo risparmiarci. È bene fare chiarezza: il caso della Silicon Valley Bank non è un problema sistemico, almeno per l’Europa. È un caso di pessimo management, di pessima regolazione e di pessima vigilanza. È mancato il rispetto delle tre regole fondamentali della banca: la liquidità, la concentrazione dei rischi e la patrimonializzazione. Nell’eurozona non si sarebbe mai arrivati a una situazione simile.

Perché quei parametri non li avrebbe mai avuti…

SVB aveva tutti gli attivi vincolati in impieghi a medio-lungo termine, i passivi erano a brevissimo termine. Così si mette la banca a rischio. Si ricorda Northern Rock? Nel 2008-2009 facevano i mutui a 15-20 anni finanziandoli con depositi a vista e non potevano avere liquidità sufficiente per far fronte al ritiro di ingenti depositi. In Europa questo oggi non può accadere, abbiamo regole stringenti e una vigilanza molto attenta ai parametri di solidità e liquidità: in illimity, per esempio, abbiamo un tasso di liquidità a breve  superiore al 300%, ben oltre quanto previsto dalle regole.

I tassi di interesse sono stati linnesco?

Le banche centrali hanno dovuto aumentare  i tassi di interesse, come da tempo previsto, e il valore dei titoli a tasso fisso a medio-lungo termine ha iniziato a scendere, con conseguenti perdite: in parte solo potenziali, perché si realizzano solo in caso di vendita di tali titoli. Chi ha la liquidità per far fronte ai suoi impegni e può mantenere i titoli fino alla scadenza, non registrerà alcuna perdita; ma se sei costretto a venderli, trasformi perdite potenziali in perdite effettive e distruggi il tuo patrimonio. È quello che è successo a Silicon Valley Bank. Perché nel 2018 l’amministrazione americana ha voluto liberare da questo tipo di controlli le banche sotto i 200 miliardi di attivo.

Credit Suisse è un elemento a sé stante…

La quarta regola fondamentale per le banche, soprattutto se attive nel wealth management, è la credibilità. Se una banca a un certo punto accumula così tante ragioni di sfiducia per scandali, multe e troppo frequenti cambi di management, i clienti si interrogano sulla valenza di lasciare lì il denaro. L’autorità politica di controllo svizzera ha fatto bene ad intervenire prima che succedesse il peggio, ma non ha seguito una regola basilare: che a perdere valore debbano essere prima le azioni e poi le obbligazioni, anche se subordinate. Creando così ulteriore incertezza.

Sullinflazione cosa si sente di dire?

Col senno di poi, l’aumento dei tassi poteva iniziare un po’ prima ed essere più graduale. In ogni caso bisognava tornare a una situazione di tassi normali, ovvero positivi, e gli aumenti erano necessari per combattere un’inflazione oggettivamente pericolosa. Il mio suggerimento? Aspetterei che i nuovi tassi dispieghino pienamente i loro effetti prima di fare ulteriori aumenti. Non solo. Penso sia un errore pensare che l’inflazione vada gestita solo con la politica monetaria e con l’unico strumento dei tassi.