La Settimana Internazionale

L’eredità di Trump polarizza gli Usa

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di Attilio Geroni

La Commissione parlamentare d’inchiesta sull’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 ha concluso il suo lavoro con una decisione senza precedenti nella storia americana: deferire al ministero della Giustizia un ex presidente per reati gravissimi, che vanno dall’insurrezione alla frode. Potrebbe essere la pietra tombale alle rinnovate (o meglio: mai sopite) ambizioni di Donald Trump per un ritorno alla Casa Bianca, ma bisogna essere cauti sui prossimi sviluppi poiché il deferimento della Commissione, anche se politicamente rilevante, non obbliga il dipartimento alla Giustizia a intraprendere un’azione legale contro l’ex capo di Stato.

Trump, come prevedibile, ha respinto ogni accusa ricordando l’appello ai rivoltosi e di aver dato disposizioni di rinforzo degli apparati di polizia e sicurezza del Campidoglio. Nella sua autodifesa si è però dimenticato dei ripetuti tentativi di discreditare l’esito delle elezioni che lo avevano visto nettamente perdente nei confronti del candidato democratico Joe Biden e del clima di tensione creato nel Paese dalla sua ostinata lotta nei confronti della realtà.

L’assalto al tempio della democrazia americana, le violenze e il tributo di sangue che ne è seguito resteranno per sempre un’offesa senza precedenti alle istituzioni statunitensi. Consegnano al mondo un Paese lacerato dove, secondo molti osservatori, il fuoco di una possibile guerra civile continua a covare sotto la cenere.

Le elezioni di metà mandato (mid-term) non sono andate come Trump avrebbe desiderato e nel clan repubblicano il candidato di punta al momento per sfidare Joe Biden alle elezioni del 2024 non è tanto l’ex presidente quanto il governatore della Florida, Ron DeSantis.

Secondo i sondaggi più recenti il politico di origini italiane avrebbe un vantaggio di circa 20 punti percentuali nei confronti di Trump come sfidante dei democratici per la Casa Bianca.

DeSantis è considerato il nuovo campione della destra repubblicana, non lontano dalle posizioni estreme dell’ex presidente, che fino a non poco tempo fa lo considerava come un suo “figlioccio”. Non è compromesso come Trump, sul quale ora pesa il deferimento della Commissione parlamentare d’inchiesta, ma potrebbe comunque portare avanti un discorso ultra-conservatore ed estremista, sempre funzionale alla polarizzazione della società americana. È contrario, ad esempio, a qualsiasi forma di controllo sulla vendita di armi nonostante le ripetute stragi degli ultimi mesi e anni.

Insomma, anche se non dovesse essere Donald Trump il candidato repubblicano, la sua eredità politica di confronto e antagonismo con quella parte della società che non vota per i repubblicani potrebbe restare intatta o non depotenziata più di tanto.

Il Partito repubblicano sembra ancora ostaggio dell’estremismo praticato dall’ex presidente dal 2017 al 2020 e ciò non depone a favore di una possibile riconciliazione tra quelle che una volta si potevano definire più semplicemente come le anime progressiste e conservatrici del Paese.

Le linee di divisione sono diventate più nette e violente, tanto da instaurare uno stato di tensione sociale permanente. La fase economica è inoltre delicata e nonostante le ingenti risorse stanziate dall’Amministrazione Biden per rafforzare i programmi di welfare, prima, durante la pandemia e ora per attenuare gli effetti del balzo dell’inflazione, la fase di rallentamento non risparmia nemmeno la congiuntura americana e di conseguenza le famiglie con i redditi più bassi. L’eredità di Trump pesa come un macigno sul futuro del Paese, anche se il Dipartimento alla Giustizia decidesse di dar corso al deferimento della Commissione d’inchiesta decidendo, ad esempio, di interdire l’ex-capo di Stato da qualsiasi carica federale.

Il veleno, l’odio e il rancore seminati in questi anni potranno essere alimentati e raccolti da un altro testimonial repubblicano se ciò, come ancora sembra, possa tradursi in una crescita di consensi. Il personaggio Trump accusa un deficit di popolarità dopo i ripetuti rovesci, ma quello che ha rappresentato è ancora forte e vivo in una parte importante dell’opinione pubblica americana.