Nel Mondo delle Pmi

EIMA: sfida green per l’Agricoltura

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di Roberta Favrin

Si scaldano i motori per EIMA, la rassegna mondiale delle macchine per l’agricoltura e il giardinaggio, dal 9 al 13 novembre a Bologna. Promossa dal 1969 da FederUnacoma (Federazione nazionale costruttori macchine per l’agricoltura) in collaborazione con BolognaFiere, ospita quest’anno 1500 espositori dei quali 480 esteri.

Un focus straordinario sulle innovazioni tecnologiche che anticipano e assecondano le sfide del presente e del futuro: dal risparmio energetico alla digitalizzazione alla riduzione dell’impatto ambientale.

I numeri dell’agromeccanico in Italia

L’Italia è uno dei grandi player del settore agromeccanico che, insieme all’indotto, dà lavoro a 130mila addetti. Il giro d’affari nel 2021 è salito a 13,7 miliardi, +20% sul 2020. Il business delle trattrici “Made in Italy” (59 mila unità prodotte) si è attestato a 2,1 miliardi, in crescita del 19% rispetto al 2020 mentre le attrezzature e le altre tipologie di macchine agricole hanno fatturato 6,2 miliardi di euro (+20%).

Se le parti di trattrici e i ricambi valgono 1,1 miliardi (+21%), l’intero comparto della componentistica si stima abbia raggiunto un valore di 3,3 miliardi di euro. Dulcis in fundo, le macchine e le attrezzature per il giardinaggio che vedono incrementare un giro d’affari stimato di 970 milioni (+14%).

Nel 2021 l’export di settore ha toccato un valore pari a 6,2 miliardi di euro (+20,5%) e i mercati esteri saranno ben rappresentati all’EIMA: 450 operatori economici e giornalisti (da 80 Paesi del mondo) animeranno un fitto calendario di incontri b2b con aziende italiane.

EIMA 2022: il programma

Ci saranno inoltre occasioni di approfondimento su mercati strategici (America Latina e Canada, Asia e Oceania, Europa), tour informativi per conoscere le novità di prodotto e convegni su tematiche d’interesse decisivo come il ruolo delle nuove tecnologie per l’uso razionale dell’acqua.

I visitatori (270.400 nell’edizione 2021, in regime di restrizioni Covid) sono attesi da 160 Paesi, ma i timori  per la tenuta del mercato sono forti.

I timori per la tenuta del mercato

«Nella prima metà dell’anno – spiega Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma – le nostre imprese sono riuscite ad assorbire l’aumento dei costi senza particolari rincari sul prezzo finale dei prodotti, in parte attingendo alle forniture precedentemente immagazzinate in parte riducendo i propri utili; ma il perdurare dell’emergenza non lascia più margini e costringe molte imprese ad aggiornare i propri listini, con effetti sul mercato distorsivi e pericolosi».

Le statistiche sulle immatricolazioni – elaborate da FederUnacoma sulla base dei dati forniti dal Ministero dei Trasporti – indicano che nei primi nove mesi del 2022 la vendita delle trattrici in Italia è scesa del 14,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, caratterizzato da una crescita record.

«L’auspicio dell’intera filiera agromeccanica è che l’attuale sistema di incentivi (sgravi per il 4.0, i PSR, il Decreto Inail sulla sicurezza delle macchine, la legge Sabatini) venga prolungato e rafforzato, per mantenere il settore dinamico anche in presenza di una congiuntura così difficile», conclude Malavolti.

FederUnacoma: trasformare le macchine in centrali elettriche

Sono 25 le novità tecniche premiate alla 29esima edizione del Concorso promosso da EIMA. In giuria, esperti del mondo accademico e della ricerca insieme a rappresentanti della produzione e del mercato a livello internazionale. Quali le sfide su cui si concentrano le aziende?

«Il primo filone è l’elettrificazione dei motori – spiega Davide Gnesini, responsabile del servizio tecnico di FederUnacoma – le macchine diventano  vere e proprie centrali di potenza (anche con generatore a bordo) per un’attività sempre più controllabile e precisa.

La seconda sfida è la possibilità di aumentare il numero delle prestazioni con un solo macchinario, riducendo tempi, costi e impatto ambientale».

Si parla di innovazioni che spesso nascono dalla collaborazione tra più aziende, come la Vortex – ideata da Olmi (At) e Bertoni (Ra) – che combina un defogliatore pneumatico e un’irroratrice, due operazioni con un solo passaggio che è anche più efficace perché il prodotto sanitario viene irrorato in modo istantaneo, senza sprechi. Oppure della Jack di Startec (Pn) e Toselli (Bo) con un sistema per interconnettere un irroratore a un ulteriore sistema di iniezione diretta multiprodotto. O, ancora, della Marcel che è una ma fa per cinque: irroratrice scavallante per vigneto, scavafossi, livellatrice, voltafieno e defogliatrice. Ci hanno lavorato: Dragone (At), Fissore (Cn), Fontana (Vc), Frandent Group (To), Spezia (Pc).

Anche sulla digitalizzazione i passi avanti sono enormi: un esempio è Moondino, il robot per il diserbo meccanico in risaia che funziona anche su terreno sommerso. È dotato della tecnologia GPS+RTK per la precisione centimetrica e segue mappe predeterminate durante la semina del riso. Grazie al pannello fotovoltaico montato a bordo lavora in autonomia fino a due mesi. L’ha ideato la milanese Arvatec.

Le novità tecniche (a cui si aggiungono 37 segnalazioni per strumenti innovativi) saranno esposte dal 9 al 13 novembre, nel Quadriportico al centro del quartiere fieristico.

Tutte le informazioni su eima.it