Scenari

Senna, Azione-IV: il futuro passa dal lavoro specializzato

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di Gabriele Politi

Nella scorsa legislatura regionale Gianmarco Senna è stato a capo della Commissione Attività Produttive. Che fotografia si può fare oggi dellindustria lombarda?

Il mio supporto agli imprenditori, durante il mandato come Presidente della Commissione delle Attività Produttive, è sempre stato caratterizzato dall’ascolto delle necessità e dalla forte volontà di dare una risposta concreta. Gli imprenditori in Lombardia chiedono a gran voce forza lavoro specializzata. Questa è la grande lacuna. Nella maggior parte dei casi le commesse ci sono, ma mancano le figure professionali. Una situazione trasversale a tutti i distretti, da quello meccanico al fashion al design. Il fatturato per le aziende sopravvissute alla pandemia sta ritornando a livelli pre Covid. Certamente la situazione contingente non è di grande aiuto (caro energia e Guerra), ma gli imprenditori della Lombardia sono sempre pronti a rimboccarsi le maniche e a mettersi in gioco in prima persona.

Le aziende del territorio hanno denunciato molte difficoltà nellaccesso ai fondi del Pnrr. Quanta parte di responsabilità hanno le singole imprese e quanta, invece, la politica?

Sono immense risorse a disposizione e tutte reperibili attraverso i Bandi Europei! Eppure, siamo la nazione in Europa che usufruisce meno di questi denari, solo il 40%. Ciò significa che il restante 60% viene restituito e ridistribuito agli altri Paesi. Gli imprenditori non sempre hanno la possibilità di dedicarsi in prima persona o sono sufficientemente strutturati per affidare a risorse interne il compito di attivarsi sui potenziali Bandi a disposizione. Ecco perché durante il mio mandato ho deciso di organizzare incontri mensili con imprenditori del territorio e un europrogettista per raccontare meglio come avvicinarsi e poter usufruire di questa grande occasione.

Se dovesse riconfermarsi in Consiglio regionale qual è il suo programma per le Pmi, con riferimento in particolare ai tre grandi nodi: innovazione, formazione e sostenibilità?

Sono TRE gli aspetti fondamentali sui quali ho lavorato e continuerò a lavorare in futuro: formazione continua, innovazione – digitalizzazione e riduzione della burocrazia.

La ripartenza passa dalla formazione, unico percorso in grado di dare al nostro sistema produttivo, fatto di piccole e medie imprese, le competenze di cui ha bisogno. Difendiamo l’eccellenza Italiana e il made in Lombardy con una riduzione del gap tra domanda e offerta. A tal proposito bisogna anche lavorare per contenere la fuga dei cervelli, che ha raggiunto quote imbarazzanti e gravissime per il nostro Paese.

La digitalizzazione nelle imprese, il passaggio al 4.0 è un percorso necessario e imprescindibile per garantire innovazione, competitività e la  possibilità di rimanere sul mercato. Per essere più veloci ed efficienti serve investire in strutture digitali e promuovere l’alfabetizzazione digitale.

Sostenibilità è un tema trasversale e deve essere presente in tutte le politiche!

Tasse e burocrazia spesso complicano il rapporto tra Pmi, governo regionale ed enti locali.

Eccesso di burocrazia e una PA inefficiente frenano inevitabilmente la crescita delle nostre imprese, così come una tassazione e un cuneo fiscale tra i più alti d’Europa.

Da un recente sondaggio realizzato dall’Ufficio Studi di A.P.I., infatti, per il 38% degli imprenditori l’Italia – pur essendo il secondo Paese manifatturiero nella UE – è frenata nella crescita proprio dalla prolungata assenza di una politica industriale, oltre che per un eccesso di burocrazia (26%), per una PA inefficiente (20%) e per la Politica sempre meno attenta (16%).

Sburocratizzazione, miglioramento di strumenti utili come lo SPID e digitalizzazione significano efficienza, guadagno di tempo e miglioramento del rapporto regione-cittadino/imprenditore.