Sostenibilità

IVR: ecco come recuperiamo acqua potabile dall’aria

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di Roberta Favrin

Le tariffe del gas sono fuori controllo ma i costi del riscaldamento si possono abbassare anche senza spegnere i termosifoni. La IVR di Boca, in provincia di Novara, è pronta a dimostrarlo, dati alla mano.

Con Blossom, la nostra valvola intelligente collegata allo smartphone, il risparmio può arrivare fino al 30 per cento, evitando gli sprechi.

Afferma l’amministratore delegato Graziano Giacomini. Attiva dal 1973 nel distretto della termoidraulica, l’azienda della famiglia Giacomini è diventata un punto di riferimento mondiale nella produzione di componenti per la gestione di fluidi, acqua, gas, oil.

Valvole IVR: un’eccellenza, ma occhio alle truffe

Se le imitazioni valgono a certificare quanto un’azienda è famosa, allora si può dire che le valvole IVR, nel loro settore, sono una griffe:

Ne esistono in circolazione di false che usano il nostro nome – commenta l’ad – da una parte siamo lusingati, dall’altra i nostri uffici legali hanno un gran lavoro a scovare e bloccare le truffe.

Negli ultimi 10 anni la gamma prodotto è stata ampliata del 400% con linee di prodotti per il riscaldamento, l’acqua, il gas, l’industria, servocomandi e valvole motorizzabili.

La ricerca è continua per rispondere alle nuove esigenze dell’industria, anche con soluzioni su misura.

Quando è stata rilevata dai Giacomini (nel 2002) esportava in 21 Paesi del mondo, oggi, con 30 certificazioni in pancia, IVR è presente in più di 80 mercati anche grazie a progetti internazionali. Ha contribuito alla nuova rete del gas in Ucraina come alla rete idrica algerina.

Le valvole made in Piemonte sono negli impianti per l’irrigazione agricola in Giordania e nello Yemen, come nel grande ospedale in costruzione vicino all’aeroporto di Casablanca.

Nei Paesi dell’Africa del Nord puntiamo in particolare allo sviluppo delle tecnologie che permettono il controllo e l’ottimizzazione dei consumi di energia – spiega Giacomini – ma stiamo investendo anche negli USA.

È da poco operativa la filiale nello stato di New York che si occupa di logistica, distribuzione, vendita e assistenza tecnica. Corposi gli investimenti (circa 8 milioni) anche sul sito di Boca che occupa una novantina di addetti.

Abbiamo rinnovato gli impianti e accelerato sulla ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni anche per rendere l’attività sempre più sostenibile: materie prime ecocompatibili e non inquinanti, verniciature ad acqua.

Afferma Giacomini.

Acqua potabile recuperata dall’aria

L’esperienza di IVR è stata ed è tuttora determinante anche nello sviluppo della tecnologia che consente di recuperare acqua dall’aria e di renderla potabile.

Il brevetto mondiale è della Seas, società di Lugano che Graziano Giacomini e il fratello Flavio hanno contribuito a fondare insieme a investitori internazionali. Partita come start up nel 2014 – con il contributo di IVR (tuttora partner industriale) e dell’Università di Pavia – ora Seas è una società che opera in tutto il mondo con applicazioni nei settori più diversi: dall’edilizia all’agricoltura alla sanità.

L’impatto della tecnologia water from air è particolarmente incisivo dove l’acqua non c’è, dall’Arabia alla Namibia. Qui, grazie a un progetto della Fondazione HumaCoo, viene alimentato di acqua potabile un campus con oltre 500 studenti.

L’ultimo nato è il sistema che consente alle imbarcazioni di autoprodurre acqua potabile dall’aria: dai 50 litri in su al giorno. Sviluppata con la collaborazione di Clever Sea, consulente globale sulla nautica da diporto.

È stata creata sfruttando le conoscenze e le competenze acquisite grazie alle applicazioni mobili realizzate per Us Navy e per Tawazun, la società degli Emirati Arabi Uniti che segue le forniture militari – spiega Giacomini – è compatta, robusta, industriale e mobile, e può quindi essere utilizzata a bordo di yachting o grandi barche senza particolari problematiche.

Presentata in anteprima al Cannes Yachting Festival ed il Salone Nautico Internazionale di Genova, AWA Marine può essere dimensionata e integrata all’interno degli allestimenti – prosegue Giacomini – per questo siamo aperti alla collaborazione con armatori e costruttori.

Il sistema è green sotto tanti punti di vista. Si alimenta con pannelli solari, elimina le bottiglie di acqua minerale riducendo l’impatto ambientale collegato a trasporti e smaltimento dei rifiuti.

Gruppo ad alto tasso tecnologico: dalla robotica al condizionamento

Giacomini La IVR di Novara stima di chiudere il 2022 con ricavi attorno ai 30 milioni di euro, contro i 20 milioni di due anni fa. L’azienda sfrutta il patrimonio tecnologico messo a sua disposizione dalle altre realtà controllate dalla famiglia Giacomini, tramite la holding Trafalgar.

Tra queste spicca la Effecto Group (guidata da Flavio Giacomini) leader nella produzione di componenti per l’automazione e la robotica, grazie alla competenza delle sue aziende Tecnomors e Grip in Italia, Applied Robotics (negli Usa) e alla nuova filiale di Monaco di Baviera che ha recentemente acquisito il 100% dell’azienda tedesca PTM Präzisionstechnik. Effecto Group conta 60 dipendenti e ha un fatturato consolidato di 13 milioni di euro.

Tra le partecipazioni della famiglia Giacomini, oltre a Seas, si segnala la società svizzera KrioKlima attiva nella produzione di sistemi di raffreddamento e nella gestione del freddo e del caldo.