Inchieste

Avanzano le le vacanze ecosostenibili

Scritto il

di Laura Siviero

Outdoor o indoor, i viaggiatori sostenibili cercano sempre di più soluzioni green a impatto (possibilmente) zero, iperconnesse, ma in pochi ancora sono disposti a pagarle un po’ di più. L’Italia si sta attrezzando, non mancano i casi di eccellenza, ma i dati evidenziano ancora un cambiamento a rilento.

Secondo la classifica biennale del World Economic Forum Travel&Tourism Development Index (TTDI), l’Italia risulta prima in patrimonio culturale e centesima in competitività. In realtà qualche posizione l’ha scalata dall’ultimo biennio, entrando nelle Top Ten, ma resta ancora dietro a Giappone, Stati Uniti, Spagna, Francia e Germania.

«L’Italia si colloca al primo posto per le ricchezze culturali – si legge nel rapporto – al sesto per le infrastrutture dei servizi turistici, al 12° per l’apertura internazionale e al 15° per le risorse naturali. Le aree in cui l’Italia è ancora indietro, invece, sono la competitività dei prezzi (100esima posizione), la pressione e l’impatto sulla domanda di viaggi e turismo (91esima) e l’ambiente imprenditoriale (59esima)». Anche se il miglioramento proprio di quest’ultimo ha permesso il salto in avanti. Se si guardano i dati degli arrivi internazionali, il Bel Paese conquista il quinto posto con 65 milioni di stranieri, tallonata però dalla Turchia con 45milioni e che si mostra molto più competitiva e dinamica nei mercati.

Negli ultimi anni un passo verso il turismo sostenibile, ormai sempre più richiesto dai giovani e dai Nordics, è stato compiuto, con un’offerta più ampia di servizi green ed eco friendly. Le strutture ecologiche a basso impatto ambientale e i tour che valorizzano i prodotti di agricoltura biologica dei territori sono via via più diffusi. Così come le spiagge plastic free o le offerte di trekking che promuovono l’idea di un turismo lento. Ma secondo il “Rapporto 2022 sulla sostenibilità digitale nel turismo” il 73% degli italiani non è disposto a spendere di più per una struttura green. «Un dato significativo – si legge nel rapporto – che esprime come l’aumento delle sensibilità rispetto alle tematiche ambientali da parte dei consumatori, non vada ancora di pari passo con le scelte economiche che consentirebbero di concretizzare tale attenzione». E latita ancora la cultura della sostenibilità digitale. Il 30% degli italiani ritiene che le tecnologie digitali non siano utili nel contrastare il fenomeno del sovraffollamento turistico.

Inoltre le possibilità di organizzare un vero viaggio eco, in Italia, non sono ancora così diffuse. Spesso, infatti, i mezzi di trasporto sostenibili hanno un costo maggiore rispetto ad esempio all’uso di aerei e i tempi di viaggio si allungano. C’è anche chi si lamenta perché mancano opzioni o anche solo informazioni per organizzare un vero soggiorno eco friendly. Sono soprattutto i giovani con età compresa tra i 18 e i 24 anni a pensare di non avere sufficienti alternative.

Qualche eccellenza esiste, però. La catena alberghiera sarda Delphina è stata premiata, già nel 2021 ai World Travel Awards, come gruppo alberghiero indipendente più green al mondo. Dall’energia 100% verde, alla limitazione dell’uso della plastica, alla valorizzazione del territorio. «Perché – spiega Elena Muntoni, brand manager – fare scelte etiche e sostenibili ripaga in termini di risposta dei clienti e anche economici. Abbiamo creato e registrato il marchio ‘We are green’ per rappresentare l’impegno di Delphina a favore dell’ambiente. Un protocollo di buone pratiche e azioni concrete adottate fin dalla progettazione delle strutture e poi estese alla fase gestionale e promozionale con iniziative di tutela e valorizzazione del territorio». Con l’energia verde hanno ottenuto un risparmio di 20,6mila tonnellate di C02, negli ultimi quattro anni e fornito una borraccia a tutto lo staff da ricaricare alle fontanelle. Poi carta ecologica e inchiostri vegetali, sensibilizzazione del personale e degli ospiti a un uso consapevole dell’acqua, colonnine per la ricarica elettrica delle auto e naturalmente la gestione differenziata dei rifiuti.

Ma in cima ai desideri del turismo sostenibile c’è il glamping (glamour camping). Case sugli alberi, home galleggianti, tende adagiate sulle acque del lago, bolle trasparenti con vista sulle stelle. In Italia sono oltre duemila le strutture, tra campeggi e villaggi turistici, per un milione e 350 mila posti letto, con una quota che oggi si avvicina al 20%.

Crippaconcept presenta alla Design Week di Milano le nuove tendenze del turismo all’aria aperta, riproducendo la ricettività glamping nel cuore di Milano, per avvicinare i passanti e far scoprire loro che cosa significa fare una vacanza all’aria aperta d’eccellenza. Dalle tende-salotto di nuova concezione alle Mobilhome di design, fino alla co-progettazione con il cliente per andare incontro ai palati più esigenti.

Nel mondo della sostenibilità occupa il suo posto il turismo accessibile. Village for all mappa le migliori strutture e ogni anno pubblica una guida, dal turismo lento, all’ospitalità accessibile. E dunque, direbbe Eliot, «non buon viaggio, ma avanti viaggiatori».