Finanza e Risparmio

Disco verde definitivo della Ue ai bonifici istantanei: 10 secondi per pagare, sette giorni su sette

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Il giro del trilogo si è concluso: il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato in via definitiva il regolamento che obbligherà le banche e gli altri fornitori di servizi di pagamento a offrire ai cittadini e alle imprese l’opzione di eseguire bonifici istantanei. Noto anche come Instant Payment Regulation (IPR), è il risultato di una proposta della Commissione Europea di ottobre 2022 il cui obiettivo era quello di rendere disponibili i cosiddetti “pagamenti istantanei” in tutta l’eurozona, in linea con il documento di strategia per i pagamenti al dettaglio (Retail Payment Strategy) incluso nel pacchetto sulla finanza digitale diffuso dalla Commissione a settembre 2020. Il 7 febbraio 2024 l’Europarlamento lo aveva adottato a schiacciante maggioranza con 599 voti a favore, 7 contrari e 35 astensioni. La novità sta nel fatto che il trasferimento immediato di una somma da un conto all’altro per cittadini e imprese dell’Ue sarà effettivo anche durante i giorni festivi e i weekend.

Per gli osservatori si tratta di un passo decisivo verso l’innovazione finanziaria che dovrà portare all’introduzione dell’euro digitale e che segna l’inizio di una nuova era per i pagamenti all’interno dell’Unione Europea: ovvero, garantire che i fondi trasferiti a mezzo dei bonifici vengano trasmessi in appena dieci secondi sui conti dei clienti, senza sovrapprezzo, a costi uniformi e indipendentemente dal giorno di disposizione. Per le imprese, soprattutto le Pmi, significa poter fare affidamento su un flusso di cassa in sostanza immediato e più prevedibile. Per milioni di cittadini europei vuol dire l’accesso quasi istantaneo ai propri fondi per una migliore gestione quotidiana delle finanze personali.

La nuova normativa entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ma i tempi di attuazione non saranno altrettanto brevi. Da quella data gli Stati membri avranno un anno di tempo per recepire le modifiche delle direttive Ue mentre chi ha un conto bancario potrà ricevere un bonifico istantaneo alle nuove condizioni nove mesi dopo l’entrata in vigore; i PSP (i prestatori di servizi a pagamento) si dovranno adeguare alle nuove disposizioni entro un periodo che varia dai 18 a 39 mesi, a seconda che siano situati in uno Stato membro che adotta l’euro come moneta o meno. Uno degli aspetti rilevanti del provvedimento risiede nella sua applicabilità estesa ai Paesi Ue la cui valuta ufficiale non è l’euro, purché i loro conti bancari offrano transazioni regolari in euro. Così facendo il vantaggio dei pagamenti istantanei può essere condiviso ad ampio raggio promuovendo l’ulteriore integrazione economica tra Stati membri.

L’approvazione del provvedimento è arrivata dopo lunghi negoziati del trilogo (Commissione, Consiglio e Parlamento), in cui il Parlamento ha esercitato particolare pressione sul fronte della sicurezza informatica: se il pagamento avviene entro 10 secondi, infatti, le frodi potrebbero risultare molto più semplici poiché il soggetto pagatore non ha il tempo materiale di accorgersi, a pagamento già effettuato, dell’effettiva identità del destinatario. Sono state così rafforzate le disposizioni antifrode chiedendo ai fornitori di pagamenti di verificare che:


  1. I nomi dei beneficiari e i numeri IBAN corrispondano per tutte le transazioni.

  2. Ci sia la facoltà di impostare un importo massimo per i trasferimenti di fondi per impedire lo svuotamento completo del conto in caso di attività fraudolenta.

  3. Banche e PSP effettuino la verifica Antiriciclaggio, per controllare se il pagatore e il destinatario siano segnalati per attività di riciclaggio o terrorismo.

Se una Banca o PSP non adempie ai propri obblighi di prevenzione delle frodi causando danni finanziari, il cliente avrà diritto ad un risarcimento. Tutto bene dunque? Non proprio: il Regolamento prevede che le operazioni istantanee non abbiano costi superiori a quelli applicati alle operazioni standard in euro, ma nel corso di un’audizione alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato, l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) ha evidenziato come i bonifici istantanei richiedano un’infrastruttura digitale che processi i pagamenti in tempo reale con costi di gestione molto più alti rispetto a quelli per i bonifici ordinari. Tradotto: poiché le nuove regole impongono costi non superiori per i bonifici istantanei, le banche potrebbero aumentare le commissioni per quelli ordinari.