La Settimana Internazionale

Il Qatargate è la minaccia più forte mai emersa nella UE

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 di Paolo Della Sala

Anna Bonfrisco, parlamentare europea per la Lega, fa parte della commissione Esteri e delle delegazioni Ue con Israele, i Paesi del Sudest asiatico e la Nato. Fa soprattutto parte di Inge 2, la Commissione speciale sulle ingerenze straniere nell’Unione europea. Ha denunciato i rischi della presenza nel territorio italiano di undici stazioni di polizia cinesi. Questa intervista nasce quindi dall’occhio di quello che è diventato un ciclone.

Inge 2 nasce contro le ingerenze straniere nella Ue. Quando è nata e con quale missione?

La Commissione Inge è nata nel 2019 per contrastare infiltrazioni e disinformazione dell’opinione pubblica, che sono parte di quelle che la Ue classifica come “minacce ibride”. Inge si è occupata soprattutto di azioni russe sui media europei e su alcuni Stati membri.

Fu una missione profetica, visto ciò che abbiamo sotto gli occhi. La Russia era attenzionata già nel 2019…

Si conoscevano le capacità di disinformazione e di cyber attacchi dei russi. In questi giorni Inge è diventata Inge 2, per estendere le sue funzioni. Ne discuteremo il 12 e 26 gennaio 2023.

Inge 2 non è una commissione inquirente: finora ha potuto solo indagare sulle ricadute politiche delle inchieste della magistratura. Ma le infiltrazioni da parte di Qatar e Marocco sono la minaccia più forte emersa nella storia delle istituzioni europee. Mai vista una cosa simile, e non solo in Europa…

Quindi contate di estendere le funzioni in chiave giudiziaria?

Dovrà decidere il Parlamento: proponiamo che su questa vicenda si possa indagare all’interno dell’aula, cercando le falle che hanno danneggiato tutta la Ue.

Quali strumenti avrebbero utilizzato Qatar e Marocco?

Non trascuriamo le Ong: in questi anni molte di loro sono andate al di là delle loro competenze, fino a  condizionare gli Stati membri, costruendo  politiche pubbliche di respiro internazionale. Questo ho dichiarato in Commissione. Bisognerà rimediare.

Come integrarsi con i Servizi di informazione e sicurezza europei?

Finora esiste solo una cooperazione tra le intelligence degli Stati membri che limita molto l’efficacia dei risultati. Arriviamo al cuore del problema: contro minacce globali servono risposte globali, oppure non se ne uscirà. Serve una struttura che si occupi di Difesa e Sicurezza a livello paneuropeo: anche se la Ue non è uno Stato sovrano, non si può più avere una rete di controllo così larga. Si dovrebbero però modificare alcuni Trattati, per migliorare le cose.

Anche perché prima dellinvasione dellUcraina sono stati i Servizi Usa a supplire al nostro deficit su quanto avveniva oltre il confine…

Il tema della Difesa e della Sicurezza va rivisto con l’obiettivo di condividere e sommare le forze con Nato e Stati Uniti, invece di mantenere lo split e le supplenze attuali. In geopolitica servono risposte forti.

Purtroppo i Servizi europei negli scorsi decenni hanno agito solo per il contrasto al terrorismo interno prima politico e poi jihadista. Abbiamo dimenticato lorizzonte globale…

Il Qatargate ci dice che dobbiamo reimparare l’analisi e la strategia geopolitica. Come hanno fatto la magistratura e polizia belghe e di altri Stati membri a trovare il contante? In realtà gli inquirenti cercavano chi ancora oggi finanzia il terrorismo e l’islamizzazione in Europa. È nato così il Qatargate.

Questo è un punto importante.

Il Qatar ha avuto ruoli opachi rispetto al terrorismo islamico, e ora vuole finanziare la costruzione di 23 nuove moschee in Italia, legate a un’organizzazione borderline come i Fratelli musulmani, per non parlare delle nuove moschee in Albania.

In Italia il Fondo sovrano qatarino ha acquisito la maison Valentino, terreni e hotel in Costa Smeralda, a Roma, Firenze e Milano, con almeno 5 miliardi di spesa… Rispetto alla Russia invece cosa è emerso?

Tutta la politica energetica Ue è stata stregata da Gazprom: abbiamo finanziato Nord Stream 2, per dire… Non si può dare la colpa solo a qualche persona, c’è tutto un sistema di influenze estere con intermediatori europei. Quante pressioni ha subìto la Ue sull’energia? Perché fu bloccata la costruzione di South Stream, sempre coi russi peraltro? Forse perché non passava dalla Germania?

Se è per quello, fu bloccato anche il gasdotto Nabucco, dal mar Caspio. Per fortuna, grazie agli americani, abbiamo il TAP, nonostante lostilità dei comitati pugliesi.

Senza contare altre infrastrutture strategiche, come quelle marittime che portano il grano ucraino a mezzo mondo. Cosa succederà quando molti Paesi avranno carenza di cereali? Pensiamo anche alle reti dell’acqua da irrigazione… Sono macro-fenomeni di fronte ai quali non possiamo più usare i manuali della politica pre globalizzazione. Lo ha detto la rappresentante di Kiev, venuta a Bruxelles a ritirare il Premio Sacharov: «Oggi le guerre non si fanno più soltanto coi carri armati». Il rapporto coi Paesi islamici è ancora indefinito, nonostante gli “Accordi di Abramo” del 2020. Eppure l’area del Medio Oriente e Nord Africa è decisiva, come sosteneva già un secolo fa Halford MacKinder, che considerava fulcro del mondo la “Heartland” (l’area tra la Siberia e le pianurecentrali europee, più M.O. e Africa, teoria ripresa dall’ideologo putiniano A. Dugin, Ndr).

Come valutate la Waterloo del Pd nel caso Qatar?

Sono stati autoreferenziali e spesso ipocriti. Dedicandosi solo ai diritti civili, hanno trascurato la parte fondamentale dei diritti sociali. In questi giorni il Ppe si sta sganciando dall’abbraccio mortale con una sinistra così implosa. Ma lo scandalo purtroppo colpirà tutti: l’europarlamento 2019-2024 è nato da un ircocervo che ha visto alleati i 5 Stelle, la sinistra e il Ppe, con l’obiettivo di creare una “cintura sanitaria” contro i cosiddetti “sovranisti”. Ma oggi a chi toccherebbe la “cintura sanitaria”?

Supereremo la crisi con le soluzioni della Bce?

Christine Lagarde ha replicato in ritardo i rialzi dei tassi della Federal Reserve, ma in Europa c’è un’inflazione diversa. Noi abbiamo un’iper regolamentazione dei mercati finanziari, per giunta non abbiamo più molte industrie globali. Persino nella cantieristica, in cui eravamo leader, siamo dietro il Sud Corea, nonostante la forza di Fincantieri. Anche per questo il nostro sistema bancario si è indebolito.