
Un paese del Grillo
Nel nostro paese a qualcuno tutto è concesso, a qualcun altro come in uno specchio rovesciato praticamente un bel niente.
Nel nostro paese a qualcuno tutto è concesso, a qualcun altro come in uno specchio rovesciato praticamente un bel niente.
Ancora una volta ci troviamo ad affrontare il tema dell’energia, del probabile shock energetico che può avverarsi all’inizio del 2024.
L’Italia oggi è un patologico muro contro muro senza evoluzione per la democrazia e i problemi reali dei cittadini.
Meloni Premier impegnata ma umana, eppure il tempo dell’umanità è poco: le battaglie vere e metaforiche del mondo sono lì a un passo.
La grande crisi energetica sembra passata, ma non lo è, anzi, torna di attualità, soprattutto riguardo anche al petrolio con tutto quello che sta succedendo ora in Medio Oriente. Il nostro compito è cercare di evitare questo sciame bellico che rischia di invadere il mondo e di portarci sull’orlo di una terza guerra mondiale.
L’impressione è che le strategie adottate finora dal governo non siano state efficaci: il tema è complesso, ma le risposte devono essere più chiare e meno retoriche.
Giorgia Meloni ha scelto il Gp di Monza per lanciare il suo messaggio: bisogna andare più veloci, bisogna essere più veloci.
Tra tutte le parole-mantra del nostro Discorso pubblico ce n’è una davvero paradossale: semplificazione.
La cocciuta politica monetaria della Bce rappresentata alla perfezione dalla comunicazione anaffettiva della Presidente, Christine Lagarde.
Il commento del direttore dopo le regionali