
Premierato, caccia al compromesso contro lo spettro del referendum
Freno a mano sulla riforma per l’elezione diretta del premier, la maggioranza dovrà allargare all’opposizione per evitare il passaggio referendario.
Freno a mano sulla riforma per l’elezione diretta del premier, la maggioranza dovrà allargare all’opposizione per evitare il passaggio referendario.
L’intesa sulla Legge di Bilancio da 14 miliardi chiude una settimana di tensioni tra gli alleati di governo su alcuni dei provvedimenti “bandiera”. Resta Quota 103 per le pensioni, cedolare secca sugli affitti brevi solo dalla seconda casa in poi e Iva al 10% sui prodotti dell’infanzia. Nessun emendamento della maggioranza, il 27 novembre il testo approderà in Senato. Ma prima si attende il giudizio delle agenzie di rating
In pieno “caso Giambruno”, dopo la visita in Medio Oriente, i sondaggi restano lusinghieri per il Presidente del Consiglio. Molte anche le inquietudini a dodici mesi dall’insediamento: il leader della Lega Salvini marca di continuo le differenze su temi cruciali mentre Forza Italia preme sulla riforma della giustizia. In compenso, la Manovra muove i primi passi nella direzione voluta
La Premier Giorgia Meloni ha sottolineato l’unità di vedute del governo nell’approvare la Manovra Finanziaria a tempo di record lunedì scorso. Confermato il taglio al cuneo fiscale del 6% per i redditi fino a 35mila euro, dal secondo figlio asilo nido gratis e niente contributi previdenziali per le madri. Tornano anche i Fringe benefit, sorpresa con il taglio al Canone Rai
L’Italia ha salutato martedì il Presidente emerito Giorgio Napolitano, scomparso il 22 settembre a 98 anni. Quasi un secolo da protagonista della politica, dalla lunga militanza nel Pci al doloroso e inevitabile distacco dall’Urss, disse di sé stesso: «La mia storia non è rimasta uguale al punto di partenza». La nazione ha reso omaggio a un Capo di Stato visto da molti come l’ultimo, vero statista che non si è risparmiato anche qualche ombra
L’impressione è che le strategie adottate finora dal governo non siano state efficaci: il tema è complesso, ma le risposte devono essere più chiare e meno retoriche.
Dalla lunga militanza nel Pci al doloroso e inevitabile distacco dall’Urss. Diceva di sé stesso: “La mia storia non è rimasta uguale al punto di partenza” Il primo doppio mandato da presidente della Repubblica e il durissimo discorso del secondo insediamento. Il cordoglio dell’intero mondo politico italiano e internazionale. Il presidente francese Macron: “Un europeista convinto”. Il segretario di Stato Usa Blinken: “Ha dedicato la vita alla democrazia”
Mentre politica, magistratura e associazioni discutono del provvedimento firmato dal Consiglio dei Ministri, nelle periferie di Napoli le cosche sparano per riaffermare il dominio del territorio. Don Patriciello: «Qui si vive nel terrore»
L’ha definita così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che al Forum Ambrosetti di Cernobbio ha accusato il provvedimento del governo Conte: «È una cena dove tutti hanno mangiato per poi alzarsi da tavola lasciando noi a pagare fino al 2026». Ora aiuti alle fasce medio-basse, alla natalità e alle imprese.
Sono obiettivi di cui in Italia si è sempre discusso (e si discute) troppo: è il momento che Meloni e la sua maggioranza colgano l’occasione per trasformare le parole in fatti.